“L’accordo sul nuovo patto di stabilità ha recepito alcune importanti proposte migliorative avanzate dal Parlamento Europeo, che rafforzano il ruolo del pilastro sociale nel semestre UE ed escludono i cofinanziamenti nazionali dalla spesa netta, aumentando lo spazio per gli investimenti. Nel testo finale, però, vengono confermate le clausole di salvaguardia su deficit e debito introdotte dall’accordo tra i governi e continua a mancare uno strumento permanente europeo per finanziare i beni comuni e gli investimenti necessari per la transizione ecologica e digitale.
Il nuovo patto non ripristina le irrealistiche regole precedenti. Tuttavia, nel complesso, rappresenta in gran parte una occasione persa, perché delinea un quadro di regole più complicato e più rigido rispetto alla proposta della Commissione e molto al di sotto di quanto servirebbe all’Europa per rilanciare uno sviluppo inclusivo e sostenibile e affrontare efficacemente le grandi sfide che abbiamo di fronte”.
Lo scrive in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia, finanze, imprese e infrastrutture nella segreteria nazionale Pd.