Balzo della produzione industriale a gennaio 2016. L’Istat registra una crescita dell’1,9% rispetto a dicembre 2015 e del 3,9% rispetto a gennaio 2015 nei dati corretti per gli effetti di calendario, i risultati migliori da agosto 2011. I segni più contraddistinguono tutti i comparti a partire dai beni strumentali (+5,7% sul mese, +9,5% sull’anno). Seguono i beni intermedi (+2,5% sul mese, +2,3% sull’anno), l’energia (+1,8% sul mese, +2,8% sull’anno) e i beni di consumo (+0,5% sul mese, +1,2% sull’anno).
“L’aumento della produzione industriale sia su mese che su anno è il segnale che la nostra economia sta rispondendo positivamente alle riforme messe in campo dal governo, ma che, al tempo stesso, è necessario proseguire su questa strada.
È evidente come le dinamiche interne abbiamo un ruolo di fondamentale importanza in un quadro internazionale complicato. Certo è che il miglior dato dal 2011 indica che l’Italia c’è e che le riforme sono vitali per il nostro futuro”. Così Alessia Rotta, responsabile Comunicazione del Pd.
L’aumento della produzione industriale (+1,9% su dicembre 2015; +3,9% su gennaio 2015) conferma che #italiariparte e che riparte il lavoro
— Debora Serracchiani (@serracchiani) 11 marzo 2016
Per Silvia Fregolent, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera: “L’Italia riparte, quindi rimbocchiamoci tutti le maniche”.
“Nonostante i trombettieri quotidiani della disfatta e le continue polemiche strumentali legate alla politica politicante disinteressata a risolvere i problemi dei cittadini, l’Italia è ripartita e la nostra economia si è rimessa in marcia.
Lo dimostrano ancora una volta i dati diffusi oggi dall’Istat. Vola la produzione industriale con un aumento annuo record a gennaio del +3,9% e +1,9% sul mese.
Peraltro, a dimostrazione che ci troviamo davanti a una crescita importante, è il caso di sottolineare che i dati coinvolgono tutti i settori economici: dai beni strumentali (+5,7% sul mese, +9,5% sull’anno) a quelli intermedi (+2,5% sul mese, +2,3% sull’anno). Si tratta dei risultati migliori dall’agosto del 2011. Quindi, rimbocchiamoci tutti le maniche, sospendiamo i continui scontri politici e mettiamo al centro gli interessi del Paese”.
“La produzione industriale è cresciuta dell’1,9% a gennaio su dicembre, segnando un incremento annuo del 3,9%. Su base mensile si tratta dell’incremento maggiore dall’agosto 2011. Un miglioramento netto che riguarda tutti i settori produttivi, dunque siamo di fronte ad una doppia buona notizia. I dati ISTAT di oggi confermano il trend positivo che da mesi stiamo registrando. L’uscita dalla crisi – ha dichiarato la senatrice del Pd Camilla Fabbri, componente della commissione Industria- è un fatto reale dovuto all’impegno del Governo sul fronte delle riforme, che riguardano non solo il mercato del lavoro, e che dunque stanno dando i loro frutti positivi. Adesso dobbiamo consolidare questa tendenza positiva generale, evitando di avvitarci in scontri interni che non rispondono ai bisogni dei cittadini, i quali sono -e devono restare- l’unico obiettivo dell’azione del Pd”.
“L’aumento record della produzione industriale, certificato oggi dall’Istat, insieme ai dati di ieri sul calo della disoccupazione, segnano una incontestabile inversione di tendenza dell’economia italiana. E se le aziende riprendono a produrre e ad assumere significa che sono aumentate le commesse e la domanda. Tutto ciò per noi è la conferma che siamo sulla strada giusta: le riforme del governo hanno rimesso in piedi l’Italia”. Così Marco di Maio, deputato del Pd e componente dell’ufficio di presidenza del gruppo dem alla Camera.