Con 173 voti favorevoli, ok del Senato alle unioni civili, arrivano i diritti che non c’erano.
“La giornata di oggi resterà nella cronaca di questa legislatura. E nella storia del nostro Paese”, commenta su Facebook Matteo Renzi.
“Abbiamo legato la permanenza in vita del Governo a una battaglia per i diritti, mettendo la fiducia. Non era accaduto prima, non è stato facile adesso. Ma era giusto farlo.
Leggo critiche, accuse, insulti.
Rispetto tutti e ciascuno, dal profondo del cuore.
Ma quel che conta è che stasera tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli, più comunità. Ha vinto la speranza contro la paura. Ha vinto il coraggio contro la discriminazione. Ha vinto l’amore.
Se come minaccia qualcuno, io andrò a casa perché “colpevole” di aver ampliato i diritti senza aver fatto male a nessuno, lo farò a testa alta.
Perché oggi l’Italia è un Paese più forte. Perché oggi siamo tutti più forti”, conclude il premier.
Diritto alla reversibilità della pensione
Diritto all’eredità, compresa la legittima. Subentro dei contratti e diritto di accesso alle graduatorie delle case popolari
Diritto al mantenimento e agli alimenti, obbligo di assistenza morale e materiale
Diritto al congedo matrimoniale e agli assegni familiari
Diritto alla cura e alle decisioni sulla salute in caso di incapacità
Diritto di assumere il cognome di uno dei partner
Diritto di concordare l’indirizzo della vita familiare e di stabilire una residenza comune
C’è chi scappa e chi invece fa fare un passo avanti al Paese: il Senato approva legge su #unionicivili
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) February 25, 2016
Con approvazione ddl #Cirinnà Italia compie primo passo fondamentale sulle #unionicivili. Ora rinnoviamo impegno per colmare lacune rimaste
— Debora Serracchiani (@serracchiani) February 25, 2016
Dopo 30 anni di attesa Italia ha prima legge su #unionicivili. Da domani riconosciuti diritti di chi non ne aveva. pic.twitter.com/ySydcV1I8o — Alessia Rotta (@alessiarotta) February 25, 2016
Voti favorevoli 173 Abbiamo la legge sulle #unionicivili . È iniziata la Primavera dei diritti — Francesca Puglisi (@PuglisiPD) February 25, 2016
“Questa è una nostra legge. E’ nostro il disegno di legge. Nostra la prima firma con la senatrice Cirinnà,che è stata anche relatrice.
Nostra la volontà di far cessare l’ostruzionismo in commissione. Nostra la volontà di venire in Aula.
Nostra la decisione di non correre più rischi continuando ad attendere dai 5 stelle una parola chiara.
Nostra la volontà di votare oggi. Nostra gran parte dei voti con i quali tra poco il provvedimento sarà approvato”. Così il presidente dei senatori del PD Luigi Zanda nel corso della dichiarazione di voto a favore della legge sulle unioni civili.
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La legge in 10 domande e 10 risposte
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