“Il ministro Lorenzin ha tutto il diritto di esprimere le sue idee, come ho fatto io con le mie. Ma la norma che andiamo a estendere alle coppie unite civilmente esiste dal 1983 per le coppie eterosessuali e nessuno ha mai pensato che desse loro il permesso di accedere alla maternità surrogata”: lo afferma Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme e da marzo viceministro allo Sviluppo economico, in una intervista a Repubblica. E aggiunge: “Penso che lo sfruttamento di una donna è sempre da condannare con la massima severità. Tuttavia, come ha detto anche Dacia Maraini quando si è dissociata dal manifesto di Senonoraquando Libere, il tema del dono e della gpa in paesi di solida civiltà giuridica è delicato. La sinistra ha sempre fatto battaglie per combattere lo sfruttamento, ma ha anche difeso la libertà delle donne di fare del proprio corpo quello che ritenevano. Stabilire per legge cosa una donna possa o non possa fare col proprio corpo, se lo decide liberamente, è per me il primo passo per rimettere in discussione, per esempio, la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza. Da uomo di sinistra penso che sia giusto battersi sempre per l’autodeterminazione delle donne”.
“Bisogna prendere atto di una novità clamorosa” – sottolinea Scalfarotto: “l’Ncd riconosce una legge che istituisce le unioni civili sulla base di un principio di omogeneità di trattamento tra coppie etero e coppie omosessuali e si allinea alla stragrande maggioranza della destra europea”. Il viceministro nota inoltre che “stando a i numeri parlamentari un accordo con Ncd ci farebbe perdere pezzi importanti. E sebbene io abbia ascoltato le parole di Alfano, ho seri dubbi sul fatto che senatori come Sacconi e D’Ascola vogliano votare questo testo”.
Sull’ipotesi di ulteriori mediazioni, Scalfarotto replica: “Questa legge éfrutto di un lavoro di cesello certosino e paziente che Monica Cirinnà e la commissione giustizia hanno fatto in questi mesi. Chiedere ulteriori mediazioni non ha senso”.