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“Su Kiev nessuna iniziativa concreta di pace. Ecco perché il PD si è astenuto”

“A chi ha votato con la maggioranza vorrei ricordare che il premier non è più Mario Draghi, ma Giorgia Meloni”. Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri ed Europa del PD, in un’intervista a la Repubblica, manda un messaggio a chi mercoledì si è espresso a favore della risoluzione del governo sul conflitto Russia-Ucraina.

“Mercoledì non si votata il decreto – aggiunge – ma delle linee guida rispetto alle quali non siamo più disposti a fare aperture di credito a questo Governo. Forse a qualcuno è sfuggito che è cambiato il Governo”.

Provenzano sottolinea: “Per la prima volta il PD ha votato compattamente sulla sua risoluzione, che prevede il pieno sostegno anche militare a Kiev, ma vi aggiunge la richiesta di una più incisiva iniziativa diplomatica europea per una pace giusta. Poi abbiamo deciso di astenerci sulla risoluzione della maggioranza, con pochissime eccezioni”.

“Abbiamo presentato una mozione per richiamare il governo a un’iniziativa concreta di pace. Meloni è sparita, non ha nemmeno chiesto il cessate il fuoco. Questa assenza tradisce la tradizione diplomatica del nostro Paese e i nostri stessi interessi visto che si rischia l’escalation proprio in Libano, dove ci sono i nostri militari da anni per la pace”.

E aggiunge: “Non voglio pensare che si utilizzi la politica estera per rese dei conti interne. Intelligenza e responsabilità avrebbero voluto che si rivendicasse il voto sulla nostra posizione, che ha unito tutto il PD e che è passata anche con il voto favorevole delle altre opposizioni, escluso la parte sul sostegno militare su cui ovviamente i 5 Stelle hanno votato contro”.

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