Istat: Niccolai e Sarracino (PD), su aree interne dati impietosi, autonomia aumenterà disuguaglianze
“I dati Istat sono impietosi nel denunciare la grave situazione in cui versano le aree interne del nostro Paese: l’esodo dei giovani laureati verso i centri urbani (160.000 persone) ed i dati dell’invecchiamento della popolazione ci danno due messaggi chiari. La perdita dei giovani laureati dalle aree interne testimonia la situazione attuale di disuguaglianza e non fa che aumentarla, perché significa privare questi territori di potenzialità di crescita. Così come il dato dell’invecchiamento della popolazione significa che servono più servizi sanitari su questi territori, orientati alla prossimità e alla territorialità, non solo all’ospedalizzazione. Invece abbiamo ormai un numero crescente di paesi dove non c’è più neanche l’ambulatorio del medico di famiglia. Il ministro Fitto anziché promuovere i quiz per la nuova strategia aree interne, legga il rapporto Istat e parli con i sindaci: le priorità, del resto, sono chiare da anni. Il governo Meloni, però, su questi temi è stato fermo per quasi due anni, tempo prezioso che poteva essere speso per dare risposte concrete. L’autonomia differenziata non farà che aumentare queste differenze in modo esponenziale e quindi è ancora più controproducente alla luce dei dati Istat”.
Così in una nota congiunta Marco Niccolai, responsabile PD dipartimento Aree interne, e Marco Sarracino, responsabile Mezzogiorno nella segreteria nazionale del PD.
Roma, 29 luglio 2024
“I dati Istat sono impietosi nel denunciare la grave situazione in cui versano le aree interne del nostro Paese: l’esodo dei giovani laureati verso i centri urbani (160.000 persone) ed i dati dell’invecchiamento della popolazione ci danno due messaggi chiari. La perdita dei giovani laureati dalle aree interne testimonia la situazione attuale di disuguaglianza e non fa che aumentarla, perché significa privare questi territori di potenzialità di crescita. Così come il dato dell’invecchiamento della popolazione significa che servono più servizi sanitari su questi territori, orientati alla prossimità e alla territorialità, non solo all’ospedalizzazione. Invece abbiamo ormai un numero crescente di paesi dove non c’è più neanche l’ambulatorio del medico di famiglia. Il ministro Fitto anziché promuovere i quiz per la nuova strategia aree interne, legga il rapporto Istat e parli con i sindaci: le priorità, del resto, sono chiare da anni. Il governo Meloni, però, su questi temi è stato fermo per quasi due anni, tempo prezioso che poteva essere speso per dare risposte concrete. L’autonomia differenziata non farà che aumentare queste differenze in modo esponenziale e quindi è ancora più controproducente alla luce dei dati Istat”.
Così in una nota congiunta Marco Niccolai, responsabile PD dipartimento Aree interne, e Marco Sarracino, responsabile Mezzogiorno nella segreteria nazionale del PD.
Roma, 29 luglio 2024