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Conferenza nazionale delle donne democratiche, Mori: “Siamo e saremo un partito femminista”

Sabato 9 marzo è stata proclamata la nuova portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche, Roberta Mori, nel corso dell’assemblea che si è svolta al centro Roma Eventi di via Alibert (Piazza di Spagna), dalle ore 11 alle 15. “Siamo e saremo un partito femminista – ha sottolineato dal palco la nuova Portavoce, aggiungendo che le donne dem “sono pronte a fare la loro parte, a fare la differenza, a dare un contributo per cambiare il partito e il Paese”.

“Un’alternativa in particolare alle destre” ha aggiunto, evidenziando come “l’esempio di Nilde Iotti abbia segnato il senso dell’impegno politico. La leadership femminista assunta da Schlein rappresenta una possibilità di profonda trasformazione, ma da sola non ce la fa, ha bisogno di noi. E chiediamo alla prima donna premier: cosa sta facendo per le ragazze e i ragazzi italiani se non manganellarli?“. Mori ha poi annunciato che “la prima sfida che le donne Pd propongono è una conferenza internazionale delle donne per la pace”.

Al dibattito ha preso parola anche la segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein, che ha partecipato dall’inizio dei lavori: “Sappiamo bene e Meloni lo dimostra ogni giorno che c’è una bella differenza tra una leader femminile e una leadership femminista“, ha sottolineato. “Non ci serve a niente una leader donna che non si batte per aiutare le altre donne e per difenderne i diritti a partire da quelli a scegliere per il proprio corpo”.

La leader dem ha rilanciato poi la proposta di fissare una percentuale obbligatoria di medici non obiettori negli ospedali. “Il soffitto di cristallo non lo rompi da sola, se le altre donne non riescono a vederlo quel soffitto perché schiacciate” dalla sopraffazione, ha aggiunto. E ancora: “L’elezione per la prima volta di una segretaria nazionale donna non sana le ferite e non risolve i problemi sui territori. È soltanto insieme che cambieremo il metodo e trasformeremo questo in un partito davvero femminista. La strada da fare è ancora lunga. Vi chiedo aiuto per cambiare le pratiche anche sui territori”.

L’apertura dei lavori è stata affidata a Barbara Pollastrini, presidente del comitato nazionale di garanzia delle democratiche, mentre la moderazione alla coordinatrice della segreteria nazionale dem, Marta Bonafoni. Da sottolineare anche l’intervento della presidente del PES Donne, l’ungherese Zita Gurmay.

Nella mattinata c’è stato l’insediamento anche ufficiale del coordinamento nazionale delle democratiche, strumento per garantire al meglio il luogo di elaborazione e confronto delle donne democratiche.

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