spot_img
spot_img
HomeArchivio#Grillopoli, per Di Maio...

#Grillopoli, per Di Maio “gli M5s saranno inflessibili”? Ma quando mai…

Di Maio, se possibile, peggiora la sua posizione di fronte alla Grillopoli delle firme false di Palermo e Bologna. Prima ha raccontato la bugia delle firme palermitane frutto di un errore di copiatura quando erano false. Ora su Bologna sta zitto e dice che saranno inflessibili”. Lo dichiara Ernesto Carbone, della segreteria nazionale del Pd.

“Ma quando mai. Sono stati necessari due mesi di inchieste e nonostante le confessioni della La Rocca non hanno fatto niente. Nessuno lo ascolta, i parlamentari indagati, a prescindere delle sparate di Di Maio stesso, restano al loro posto L’unica cosa che il M5S ha fatto è stato querelare le Iene che hanno scoperchiato lo scandalo.”

 

“I 5 stelle inflessibili? Dopo due mesi di indagini e dopo aver querelato le Iene che gli hanno beccati con le manine sulle penne nessuno tranne La Rocca, con la sua confessione, si è assunto la responsabilità di una vicenda enorme. Tantomeno i vertici”. Lo sottolinea Andrea Romano, deputato Pd e condirettore de l’Unità, che si domanda, “Piuttosto come mai Di Maio ha raccontato la balla delle firme copiate mentre erano false? La confessione della La Rocca e la testimonianza di centinaia di cittadini che hanno disconosciuto le firme lo inchiodano alle sue bugie. Sapeva e ha provato a nascondere la verità?”

 

“Lo scandalo firme false s’ingrossa sempre di più, ogni giorno emergono dettagli sempre più chiari che dimostrano che i vertici nazionali del movimento grillino sapevano ma hanno fatto finta di nulla”. Lo dichiara Francesca Puglisi, responsabile Scuola e Università del Pd, che evidenzia quanto sta emergendo a Bologna. Per Puglisi, “la situazione si fa sempre più complicata e grave. Grillopoli sta diventando una montagna. Di Maio non ha nulla da dire sulla vicenda Bugani? O il braccio destro di Casaleggio, dirigente della fondazione Rousseau non si tocca? E’ sotto gli occhi di tutti l’atteggiamento scorretto e irresponsabile dei Cinque Stelle, davanti a quello che ormai sembra un vero e proprio sistema di falsificazione”.

 

“Ci dica, Di Maio, quanti soldi del finanziamento pubblico dei Cinque stelle vengono utilizzati dietro indicazione della Casaleggio e Associati? Quante persone indicate dalla Casaleggio lavorano per il M5S?”, chiede David Ermini, responsabile Giustizia del Partito democratico.

“Inoltre, – continua Ermini – dovrebbe anche spiegarci se gli affitti ai dipendenti graditi della Casaleggio e ai responsabili Comunicazione li paga solo il Senato, o anche la Camera. Il cyberfango del M5S rappresenta una costante: basta vedere come vengono trattate sui social tutte le personalità che annunciano di votare Sì, col manganello dei grillini sempre in azione.

Fa ridere che chieda le scuse. Piuttosto, tiri fuori i bilanci”.

 

Insiste Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza Pd: “Non passa ora che emergano risvolti sempre più gravi della Grillopoli firme false. Dopo Palermo anche Bologna, con al centro la vicenda Bugani. Di Maio ha chiesto anche lui di dimettersi o non ha voluto disturbare il braccio destro di Casaleggio e dirigente della fondazione Rousseau?

Centinaia di cittadini disconoscono le loro firme, gli stessi attivisti denunciano condotte illecite: è tempo che si faccia chiarezza di fronte ad un metodo che sembra esteso a livello nazionale per falsificare le firme. L’inflessibilità è spazzata via dalla confessione della La Rocca. Resta solo un gruppo dirigente che scappa dalle sue responsabilità.”

 

Per il senatore Francesco Scalia “Nemmeno di fronte a chi ha confessato le firme false i Cinque Stelle hanno preso provvedimenti. E allora Di Maio di cosa parla? Prima di fare affermazioni inverosimili dovrebbe ricordarsi
dell’inchiesta della Procura di Roma su Paola Muraro”.

“Al caro Luigi Di Maio, che oggi si inventa che ‘loro’ non fanno sconti, crescerà il naso come a Pinocchio. Altro che sconti, il Movimento Cinque stelle quando gioca in casa fa i saldi di fine stagione. Finora non si è dimessa a Roma l’assessora Luisa Muraro, sulla quale l’inchiesta si arricchisce di sempre nuovi dettagli e reati, né giungono notizie di provvedimenti pentastellati per le inchieste sulle firme false, che vedono 4 indagati a Bologna e 10 a Palermo, tra i quali l’onorevole Riccardo Nuti addirittura componente dell’Antimafia. La verità, caro Di Maio, è che applicate in modo rigoroso ‘i 2 pesi e le 2 misure’: gli altri tutti in galera e subito, per voi invece mani libere”. Lo dice la senatrice Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.

 

Ancora sul caso Muraro intervine con un tweet il presidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img