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Il Mezzogiorno inverte la rotta dopo 7 anni di recessione

“Dopo sette anni di tagli ininterrotti al Sud torna il segno positivo. La crescita del valore aggiunto è trainata da un +7,3% del comparto agricolo, dimostrazione che le politiche avviate da questo governo e il lavoro del Partito democratico stanno andando nella giusta direzione.

Cresce anche l’occupazione (+1.5%), conferma che il Jobs act e le altre riforme stanno funzionando. Ma non ci accontentiamo. Dobbiamo proseguire con determinazione sulla strada intrapresa, per il futuro del Paese e del Mezzogiorno.” Così Sabrina Capozzolo, responsabile Agricoltura del Pd.

 

“Il primo recupero della crescita economica e dell’occupazione nel Mezzogiorno dopo sette anni di recessione non avviene per caso. Abbiamo detto durante l’esame della legge di stabilità che per noi il Sud è un tema centrale.

Gli interventi su Terra dei Fuochi, Ilva, credito di imposta per la pesca, la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, sono stati dunque di certa efficacia. Stesso discorso per le misure che hanno riguardato l’acquisto di beni strumentali nuovi per le imprese meridionali che potranno beneficiare di un credito di imposta per quattro anni o l’estensione dell’esonero contributivo per i nuovi assunti in regioni come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Insomma, governo e maggioranza sono stati in grado di adottare politiche mirate che, come adesso e’ evidente a tutti, stanno dando buoni risultati”. Lo dichiara Stefania Covello, responsabile Pd Mezzogiorno e Fondi Ue, commentando i dati diffusi dall’Istat.

 

Per Ernesto Carbone, responsabile P.A., Innovazione e Made in Italy del Pd: “L’occupazione al Sud cresce più del doppio nel 2015, + 1,5%, rispetto alla media nazionale e il Pil registra un primo recupero dopo sette anni segnando l’1% contro la media nazionale dello 0,8%. Questi dati, forniti oggi dall’Istat, oltre che positivi, sono molto importanti perché sono la dimostrazione che le riforme messe in campo dal Governo stanno dando ottimi frutti, il Jobs act per primo e più in generale le misure destinate dall’esecutivo al Mezzogiorno. Significa che la ripresa del Paese non solo interessa anche il Sud ma che passa proprio dal Sud”.

 

“Si tratta di continuare sulla strada delle riforme e avere fiducia nelle numerose risorse che il nostro Paese e il Mezzogiorno offrono.
“Dopo sette anni di recessione, il Mezzogiorno inverte la rotta e cresce più della media nazionale. Il Pil registra +1%, contro lo 0,8% nazionale. Aumenta anche l’occupazione (+1,5%). Dietro questi numeri una speranza per il futuro del Sud e dell’Italia”. Con un post su Facebook Ettore Rosato, presidente deputati PD, commenta i dati diffusi dall’Istat”.

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“La ripresa del Mezzogiorno ha risentito in positivo della “considerevole” crescita registrata dal valore aggiunto nel comparto agricolo (+7,3%), ma incrementi di un certo rilievo si osservano anche in quello del commercio, pubblici esercizi, trasporti, telecomunicazioni (+2,6%) e nelle costruzioni (+1,4%)”.

Così l’Istat nel report per il 2015 sulla ‘Stima preliminare del Pil e dell’occupazione a livello territoriale’. L’industria in senso stretto segna invece, sottolinea l’Istituto, “una variazione quasi nulla, mentre il settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali e’ l’unico a presentare un calo (-0,6%)”.

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