“Il Dipartimento Università e Ricerca del Pd ha oggi esaminato la gravissima emergenza che le scelte del governo stanno determinando per il mondo universitario italiano.
Il decreto di ripartizione tra gli atenei del Fondo di finanziamento sta facendo emergere la cruda realtà delle cifre rispetto alle cortine fumogene del governo.
Sommando il taglio in valore assoluto già noto, che ammonta a quasi 200 milioni di euro, al dirottamento dei 340 milioni di euro del piano straordinario di reclutamento a copertura della riduzione delle risorse ordinarie, e alla mancata copertura dei 300 milioni di euro necessari per gli aumenti stipendiali del personale strutturato, il taglio effettivo supera gli 800 milioni di euro, quasi il 10% della dotazione complessiva dell’FFO!
Ciò significa che la quasi totalità degli atenei dovrà rivedere radicalmente la propria programmazione, bloccando o riducendo quasi a zero le assunzioni di giovani ricercatori e le progressioni di carriera per il prossimo triennio. A ciò si sommano il progetto della ministra Bernini di riforma del pre-ruolo, appena depositato al Senato e caratterizzato da una pesante precarizzazione del personale della ricerca, e la mancata regolamentazione delle università telematiche private, probabilmente anche per effetto dell’alleanza nazionale recentemente stretta dal centrodestra con il movimento di Bandecchi, proprietario di un’università telematica.
Su tutto questo il Partito Democratico lancia da subito una campagna di mobilitazione, che affiancherà la battaglia parlamentare, si articolerà in diverse iniziative territoriali e avrà un momento centrale a Roma a novembre in un’iniziativa nazionale con la segretaria Elly Schlein.
È tempo di rendere chiaro all’intera opinione pubblica, oltre i confini del mondo accademico, il danno enorme che il governo della destra sta arrecando all’istruzione e alla ricerca pubblica, due beni fondamentali per il futuro del Paese, per effetto della sua assenza di visione e della sua subalternità a interessi economici privati”.
Così in una nota Alfredo D’Attorre, responsabile Università nella segreteria nazionale del PD.