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Accise sui carburanti? La Presidente del Consiglio spieghi al Paese la tassa Meloni

Schlein: “La premier spieghi al Paese la tassa Meloni”

“Giorgia Meloni in un video del 2019 dal benzinaio spiegava in modo didascalico il funzionamento delle accise sui carburanti. Ora, 5 anni dopo, da Palazzo Chigi spieghi in modo altrettanto didascalico il motivo per cui ha deciso di aumentare quelle stesse accise per fare cassa sulle tasche delle famiglie e delle imprese italiane. Perché di questo stiamo parlando: aumentare le accise sul diesel equivale a introdurre una nuova tassa che tutti i giorni le italiane e gli italiani pagheranno. Giorgia Meloni ha deciso di prelevare 3 miliardi di euro in più dai portafogli di chi possiede un’auto diesel e dal settore dell’autotrasporto. Il tutto mentre i treni sono nel caos che abbiamo visto ieri, e il Governo non ha messo risorse sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità sostenibile. Dato che saranno gli italiani a metterci i soldi, lei almeno ci metta la faccia e spieghi al Paese la tassa Meloni, dopo anni di roboanti annunci di tagli sulle accise”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

L’aumento delle accise per fare cassa è una presa in giro

“Il governo vuole alzare le accise sul diesel esclusivamente per fare cassa. Senza rafforzare il trasporto pubblico locale. Senza aiutare le famiglie a ridurre i costi per gli spostamenti. Questa non è transizione. È una presa in giro“. Antonio Misiani, responsabile Economia e finanze nella segreteria nazionale del Pd, commenta lapidario su X quanto il Governo scrive nel Psb (il Piano strutturale di bilancio a medio termine, il documento introdotto dalle nuove regole Ue per i Paesi con deficit e debito in eccesso).

Nel Psb si parla di “allineamento” delle aliquote dei carburanti – fra le righe si legge rialzo delle accise sul diesel, essendo inverosimile il loro abbassamento sulla benzina. La beffa è nella misura, che va nella direzione opposta da quanto Meloni da anni andava promettendo, e nella giustificazione. L’allineamento diventa “leva strategica per conseguire simultaneamente gli obiettivi di incremento dell’efficienza del sistema fiscale italiano e sostegno al pieno raggiungimento della strategia di transazione energetica e ambientale”. Questa è la transizione per il governo Meloni.

Meloni aumenta le accise sul diesel e fa cassa sulle famiglie

Quanto andasse tuonando la presidente del Consiglio prima dell’avvento a Palazzo Chigi, però, è difficile dimenticarlo. “Solo nel 2019 – ricorda Stefania Bonaldi, segreteria nazionale del PD – Giorgia Meloni tuonava – in un celeberrimo video – contro le famigerate accise definendole uno “scandalo” e annunciava di volerle abbassare una volta al governo. Mentiva allora sapendo di mentire. Ora la presidente del Consiglio ci verrà a raccontare che è impossibile levare le accise, malgrado la buona volontà. Avrebbe dovuto sapere già nel 2019 come funziona il bilancio di uno Stato. La verità è che deve far quadrare i conti e lo fa, nonostante i proclami, pesando sull’economia delle famiglie, in particolare di quelle più fragili, che da oggi dovranno sostenere maggiori spese”.

Il Governo smentisca immediatamente l’aumento

Che “il Governo smentisca immediatamente la sussistenza di ipotesi di allineamento delle aliquote sul gasolio a quelle sulla benzina“, è quanto chiede la dem Debora Serrachiani. Secondo la deputata del Pd, “Anche solo far circolare questa notizia può avere effetti negativi sulla catena dei costi e dei prezzi”.

“La sollevazione immediata delle categorie degli autotrasportatori e delle associazioni dei consumatori dovrebbe essere un sufficiente semaforo rosso per un Governo che non solo si rimangia le promesse elettorali ma addirittura fa il contrario”, continua Serracchiani, che chiede al ministro Salvini – all’indomani della giornata nera del trasporto ferroviario, ultima di un’estate da dimenticare – che “incontri al più presto i rappresentanti della categoria che lo richiedono. Altro che transizione energetica, questo è il ritorno agli anni ’70”.

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