“Su opportunità o rischi molto dipenderà da Meloni: mi auguro che la nostra premier rappresenti gli interessi dell’Europa, non quelli di Trump in Europa. Spero che per una volta farà prevalere il bene comune e non la faziosità di partito. Sapendo l’immenso pericolo che corriamo: i sovranisti vogliono indebolire la Ue”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo nel gruppo socialista, intervistato da La Repubblica. Secondo Zingaretti quello di Donald Trump “è stato un discorso da padrone del mondo, mentre la democrazia prevede capi di Stato, non padroni”.
A chi gli chiede se la Casa Bianca potrebbe usare l’Italia per dividere l’Ue, Zingaretti replica: “Mi auguro di no, anche perché gli interessi italiani coincidono con quelli europei. Le parole ascoltate a Washington sono contro di noi, su questo dobbiamo essere chiari. In quanto Paese fondatore, abbiamo il dovere di giocare da protagonisti nel rilancio della Ue verso l’integrazione. Per affrontare il futuro liberi e sicuri serve più Europa, la massima coesione possibile, non la minima necessaria. Se oggi questo rilancio stenta a manifestarsi è responsabilità dei nazionalismi che sono forti ed egemoni in moltissimi governi, tra cui il nostro. Non dimentichiamo che la destra ha vinto le elezioni sotto lo slogan: meno Europa. Io invece credo l’opposto: l’Europa è la speranza, il nazionalismo una condanna”.
“Il motto di Trump è: ‘America first’. Ora questo obiettivo si concretizza in una strategia anti-europea che ha nell’aumento delle imposte sulle merci il primo strumento d’offesa.L’ha già annunciato: ‘Imporremo dazi sui Paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini’. È inaccettabile: la nostra patria è l’Europa, di cui l’Italia fa parte. Spero proprio che Meloni non abbia dubbi su con chi stare”, conclude.