“Sulla vicenda Whirlpool Di Maio non solo ha mentito agli italiani, ma scappa dal Parlamento per non rispondere punto su punto alle nostre domande, dover ammettere di aver raccontato bugie, di sapere da prima del 31 maggio dello stato di crisi dell’azienda. Gli viene più semplice affermarlo via radio che di fronte ai deputati di una commissione parlamentare.
La prossima volta, prima di mandare allo sbaraglio il sottosegretario Durigon ad improvvisare una risposta che dice il contrario di quanto affermato dal ministro, che sembra il libro dei desideri e non un piano concreto, consigliamo a Di Maio di concordare perlomeno una versione ufficiale.
Al Parlamento si racconta la verità. A lasciare senza parole non è solo il disprezzo di questo governo, in primis dei vicepresidenti, per il Parlamento e le Istituzioni, ma soprattutto le bugie raccontate su Whirlpool, in barba ai tanti uomini, donne, famiglie che rischiano di perdere il lavoro”.
Lo scrive in una nota la vicesegretaria del PD Paola De Micheli.
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“Luigi di Maio ha mentito ai lavoratori e ai cittadini sulla vicenda Whirpool. È stato costretto ad ammettere che sapeva della crisi dello stabilimento di Napoli, ben prima dell’annuncio fatto il 31 maggio dall’azienda. Lo ha fatto, come al suo solito, in tv. E senza alcun pudore ha mandato contemporaneamente il sottosegretario Durigon in commissione a dire l’esatto contrario!”. Lo dichiara la deputata democratica Debora Serracchiani, capogruppo in commissione Lavoro.
È ufficiale: @luigidimaio ha mentito a tutti su vicenda #Whirpool.
È stato costretto ad ammettere in radio che sapeva della crisi ben prima annuncio fatto il 31 maggio. Contemporaneamente ha mandato @ClaudioDurigon in commissione a dire l’esatto contrario! #giggettolafrottola— Debora Serracchiani (@serracchiani) 13 giugno 2019
Dice che non sapeva delle intenzioni di #Whirlpool di lasciare #Napoli. La verità è che #DiMaio era impegnato a fare altro, invece di fare Ministro. A lui e al suo ministero spettava il compito di monitorare. Perché non lo ha fatto? Adesso non scappi dalle sue responsabilità!
— Valeria Valente (@ValeriaValente_) 13 giugno 2019