“I dati presentati dall’Istat sulla violenza contro le donne sono molto importanti e frutto di un lavoro accurato, che merita di essere discusso, approfondito e perseguito con continuità. Si conferma la gravità e la pervasività di un fenomeno che colpisce milioni di donne, così come il fatto che le forme più gravi e diffuse di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Ma si indicano anche segnali positivi, di diminuzione del fenomeno, legati soprattutto alla maggiore autonomia e consapevolezza delle donne, in particolare delle più giovani, anche se non diminuiscono le violenze più gravi e sono in aumento i casi di violenza assistita, quella che coinvolge i minori.
Questi segnali positivi, in un quadro che rimane grave ed allarmante, sono quelli sui quali la politica deve investire, sostenendo la costruzione di una rete territoriale efficace in grado di contrastare la violenza e di offrire un punto di riferimento concreto alle donne che intendono denunciare.
Il processo di superamento di alcuni stereotipi e la crescita di consapevolezza sociale ed individuale, a cui è dovuta la parziale tendenza al miglioramento delle percentuali della violenza, cosi come indicato dall’Istat, è il risultato in gran parte di un’ impostazione e di un lavoro costante e quotidiano di molte donne impegnate nelle associazioni, nei centri antiviolenza, in tanti presidi territoriali. Di fronte a dati tanto drammatici, la politica ha il compito di investire sempre meglio in questo lavoro, che è di assistenza ma è di prevenzione, di cambiamento politico e culturale, con una strategia efficace e di lungo periodo”, lo dichiara Roberta Agostini, coordinatrice Donne del Partito Democratico.