Prosegue il Viaggio per l’Italia del segretario nazionale, Nicola Zingaretti, che dopo le prime tappe in Campania e in Liguria oggi è stato in Emilia Romagna. Il segretario nazionale Partito Democratico è stato accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e da Pietro Bussolati, responsabile Imprese della segreteria Pd.
Prima tappa di oggi alle cucine popolari di Bologna: “Qui ogni giorno le volontarie e i volontari preparano migliaia di pasti per i bolognesi più poveri- così il segretario, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo non è solo un grande luogo della solidarietà, ma un simbolo dell’Italia che abbraccia chi ha bisogno di una mano. Oggi si parla fin troppo dei nemici da odiare, ma non è così che si risolvono i problemi. Io voglio unire le persone che si danno da fare per rendere l’Italia un posto migliore per tutti”.
Seconda tappa a Borgo Panigale, alla Ducati: “Qui – ha detto Zingaretti– ho trovato anche un ottimo esempio di formazione continua che funziona, ho incontrato tanti giovani che completano il loro percorso di studio in Ducati, con il sostegno dellaRegione Emilia-Romagna. Questa fabbrica è la dimostrazione che è possibile competere nel mondo mantenendo la produzione in Italia”.
Dopo la Ducati con le operaie della Perla di Bologna in lotta contro i licenziamenti. Il segretario nazionale ha assicurato che il Partito Democratico non lascerà sole le lavoratrici: “Siamo qui per accendere i riflettori di tutti i mass media italiani rispetto a quanto sta succedendo in questa fabbrica perché nessuno si può permettere di mandare all’improvviso 126 lettere di licenziamento senza dare giustificazione- ha detto il segretario, che ha aggiunto: se qualcuno pensa che la vertenza de La Perla rimanga una vertenza locale o si sviluppi nel silenzio ha sbagliato. Faremo di tutto per accendere i riflettori sulla battaglia delle donne di questa azienda. Siamo qua per dire che tutte le lavoratrici di questa azienda non saranno sole perché fino alla fine lotteremo per il diritto al lavoro”.
“C’è un’Italia che soffre che Salvini e Di Maio hanno dimenticato. Siamo qui per solidarietà e per dire che c’è un’Italia che non ce la fa. Di questa Italia nessuno se ne occupa perché nessuno ne vuole parlare e noi diciamo che questo è inaccettabile”- ha concluso Zingaretti.