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Verso la Manovra di Bilancio: il confronto tra PD e parti economiche e sociali

Oggi è stata la prima giornata del percorso Verso la manovra di bilancio, organizzato dal PD per confrontarsi con le associazioni di categoria e le parti sociali alla vigilia della discussione in Parlamento della legge.

 

Il segretario Enrico Letta, Antonio Misiani (responsabile Economia del Partito), Marco Meloni (Coordinatore della segreteria) e le due capogruppo di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, hanno incontrato in mattinata rappresentanti di CNA, Confartigianato e Confesercenti e successivamente il network di associazioni, ONG e terzo settore “Sbilanciamoci”. Quindi nel pomeriggio si è svolto il confronto con esponenti del Forum Terzo Settore. Domani sarà la volta di Confindustria e sindacati.

 

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Dov’è finito il disaccoppiamento promesso per abbassare le bollette? E dopo aprile che si farà? Noi vogliamo dare un messaggio forte sul tema dell’energia: se non si affronta la separazione tra costo dell’energia prodotto da gas e quello prodotto da rinnovabili si continuano a dare soldi agli speculatori dell’energia, facendo pagare il conto ai più fragili”. Così il segretario Enrico Letta nel corso degli incontri.

Il nostro giudizio sulla legge di bilancio è negativo non per partito preso o perché siamo all’opposizione. È negativo perché questa, che sarebbe la prima manovra della legislatura, non ha niente di una legge di bilancio degna di questo nome.

È solo un decreto che serve a far passare i prossimi tre mesi. Non c’è alcuna dimensione di programmazione annuale. Questo orizzonte a breve termine è desolante, a maggior ragione davanti all’ impatto di potenziale recessione che l’Italia deve fronteggiare, con effetti su disuguaglianze, difficoltà diffuse e fatica di pezzi di Paese ad andare avanti.

La destra, che taglia su servizi e sanità, fa ancora e sempre cassa sui poveri. Si chiama iniquità e ingiustizia sociale” ha concluso Letta.

 

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“Questa è una manovra iniqua che taglia la sanità, fa cassa sui poveri, non stanzia risorse sufficienti contro il caro bollette, favorisce l’evasione e non aumenta gli stipendi e gli incontri che stiamo facendo con sindacati e associazioni di categoria confermano questo pessimo giudizio”. Così la presidente dei senatori del PD Simona Malpezzi commenta la manovra dopo gli incontri di stamattina del PD con CNA, Confesercenti, Confartigianato e altre associazioni e organizzazioni del Terzo settore.

 

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In generale il giudizio sulla manovra è molto negativo: è inadeguata, improvvisata e iniqua.

E’ gravissimo che per l’emergenza caro energia non ci sia il disaccoppiamento tanto declamato in campagna elettorale (anche da Meloni) e che 2/3 delle risorse impiegate per il contrasto al caro bollette servano solo per i prossimi mesi, con una visione di corto respiro.

La manovra sembra più un Decreto Aiuti 5 che una legge di bilancio, non c’è un orizzonte annuale o pluri-annuale come dovrebbe essere.

Non c’è il salario minimo (che si sarebbe fatto con il governo Draghi).

Il tema del cuneo fiscale è solo abbozzato: niente a che vedere con la mensilità in più a fine anno che si sarebbe potuta avere.

Su salute e medicina territoriale scandaloso il taglio dei fondi.

 

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LE NOSTRE PROPOSTE

SANITÀ, SCUOLA, TRASPORTO PUBBLICO, COESIONE TERRITORIALE

  • Aumento stanziamenti per compensare inflazione
  • Aumento graduale del fondo sanitario fino a 7% PIL
  • Scuola: potenziamento 0-6, piano per scuola inclusiva, valorizzazione personale.
  • Avvio piano gratuità trasporto pubblico per giovani e anziani.
  • Enti territoriali e coesione: misure per attuazione PNRR, definizione e finanziamento LEP, proroga fiscalità di vantaggio per lavoro nel Mezzogiorno.
  • PA: piano per 300mila nuove assunzioni nel prossimo triennio.

 

IMPRESE E SVILUPPO

  • Semplificazioni e risorse per attuare PNRR.
  • Potenziamento incentivi per Piano Transizione 4.0.
  • Incentivi per edilizia sostenibile: riorganizzazione e stabilizzazione.
  • Potenziamento misure per finanziamento PMI

 

LAVORO, PENSIONI, POVERTÀ IMPRESE E SVILUPPO ENERGIA E AMBIENTE

  • Salario minimo, equo compenso.
  • Taglio strutturale del cuneo fiscale.
  • Potenziamento della 14ª pensionistica.
  • Proroga Opzione donna e APE sociale.
  • Misure contro precarietà.
  • Potenziamento assegno unico.
  • Riforma reddito di cittadinanza e introduzione reddito alimentare.

 

ENERGIA E AMBIENTE

  • Più risorse per aiuti a famiglie e imprese.
  • Tetto nazionale al prezzo dell’elettricità (100 euro MWh).
  • Introduzione “contratto luce sociale” per abbattere bollette di famiglie e imprese.
  • Semplificazioni su rinnovabili, sblocco comunità energetiche rinnovabili.
  • Potenziamento tassa su extra profitti.

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