“L’Italia avrà diritto a poco meno del 14% dei vaccini Pfizer prenotati dall’Unione Europea. Si tratta grosso modo di 40 milioni di dosi che però vanno iniettate due volte, quindi circa 20 milioni di italiani saranno coperti da questo vaccino.
Gli altri cittadini potranno contare su altri prodotti analoghi. I tempi saranno strettissimi dettati dalla necessità che le Autorità europee certifichino la sicurezza dei diversi prodotti”.
Lo spiega Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, in un’intervista al Messaggero in cui assicura che l’Italia ha ordinato altre dosi di altri vaccini, e l’ordinativo “basterà a coprire l’intera popolazione”.
Oltre al vaccino di Pfizer, in dirittura d’arrivo ci sono “certamente quello di Moderna e quello di AstraZeneca, cui anche l’Italia ha dato un suo contributo. Poi quello di Sanofi, ma ce ne saranno altri”, dichiara Zampa.
“Come ho detto la validazione sarà effettuata a livello europeo. Ma se è giusto sperare sarebbe sbagliato farsi illusioni: i vaccini saranno disponibili in quantità consistenti solo in primavera”.
Se ancora non c’è una data precisa per la disponibilità dei vaccini, “il punto critico sarà la distribuzione. Come ministero della Salute stiamo approntando un piano, è già a buon punto, per distribuire il vaccino secondo criteri precisi perché le dosi arriveranno in vari lotti”, afferma Zampa.
Si comincerà “dai medici e dagli operatori socio-sanitari, dai casi di fragilità, dai meno giovani. Ma è importante che tutti sappiano che la velocità di distribuzione non andrà ad intaccare la sicurezza del vaccino”, conclude.