Università: D’Attorre (Pd), finanziamento non sia legato a Patto di Stabilità UE
“La proposta della Presidente della CRUI, Giovanna Iannantuoni, di legare il finanziamento all’università all’andamento del PIL avrebbe almeno l’effetto di evitare tagli bruschi e improvvisi, come quelli reintrodotti dall’attuale governo, anche se stabilizzerebbe l’investimento in istruzione e ricerca in rapporto al PIL a un livello molto inferiore alla media europea.
Molto più incisiva è la proposta di scomputare le spese in questo settore dai vincoli del Patto di Stabilità UE. Istruzione, ricerca, sanità, e transizione ecologica sono i settori strategici, tra loro strettamente collegati, su cui la nuova Commissione europea dovrebbe consentire di fare “debito buono”, invece dell’inaccettabile priorità che sta assumendo la corsa agli armamenti.
Purtroppo queste proposte sono lontanissime dalla drammatica realtà verso cui il governo Meloni sta spingendo l’università italiana.
Nemmeno due risultati minimali sono stati conseguiti nell’esame della legge di bilancio in Commissione: resta il blocco del turnover al 75%, con l’ulteriore beffa della sottrazione agli atenei delle risorse risparmiate, e non vi è alcuna copertura nemmeno degli aumenti stipendiali determinati dal MEF con decorrenza da gennaio 2024.
La ministra Bernini dia risposte su questo, invece di polemizzare con chi, come il rettore dell’Università di Pisa, ha la sola responsabilità di richiamare gli effetti reali delle scelte del governo”. Lo dichiara Alfredo D’Attorre, responsabile Università nella segreteria Pd.
Roma, 19 dicembre 2024