“Tutto il PD vuole una regolamentazione delle coppie gay e la gran parte del testo è condivisa dal gruppo. Se la discussione si concentrerà sul merito, la legge passerà bene. Con i nostri voti, con quelli di Sel e di un pezzo del M5S, con quelli delle Autonomie.
Mi auguro anche con i voti di Ap che è in maggioranza. Se invece il voto si dovesse imbrattare e politicizzare non so fare previsioni. E’ uno scenario improbabile”. Lo dice Luigi Zanda, capogruppo PD al Senato, in un’intervista al Corriere della Sera sulle unioni civili.
“Al Senato i margini sono molto ridotti – riconosce l’esponente dem – ma io confido che tutta la maggioranza abbia l’interesse a trovare un punto di incontro per fare una buona legge”.
Secondo Zanda, alla fine “prevarrà una visione europea sull’equiparazione dei diritti tra coppie eterosessuali e quelle omosessuali”, anche se “la gestione dell’Aula sarà molto difficile”.
A chi gli domanda se non sarebbe prudente stralciare dal testo la stepchild adoption, come chiedono i centristi, replica: “Credo che non si debba parlare di stralcio”.
Per Zanda, in Aula arriva “un buon testo che ha subito almeno 4 revisioni rispetto allo schema iniziale e che può essere ancora migliorato”. Quanto ai senatori dem contrari alla stepchild adoption che puntano all’affido rafforzato, “faremo due assemblee del gruppo – spiega il capogruppo – perché siamo abituati a confrontarci. La linea del partito l’ha già indicata il segretario Renzi che ha difeso il testo Cirinnà, con la stepchild adoption, e ha condiviso la scelta del voto di coscienza”.