“Finalmente, dopo vent’anni almeno sulle unioni civili omosessuali si vede il traguardo. Anche se l’ostruzionismo perenne di alcuni senatori sta rendendo la vita impossibile”.
Lo afferma al Corriere della Sera la senatrice Monica Cirinnà, che spiega: “In Commissione Giustizia del Senato ieri è arrivata la cavalleria: Gasparri, Sacconi, Caliendo, Malan, Di Maggio, Di Biagio”. Non sono tutti senatori della commissione Giustizia, “però – fa notare Cirinnà – hanno firmato e presentato emendamenti al disegno di legge sulle unioni civili e dunque vengono a sostenerli e a spiegarli. Alcuni emendamenti sono stati firmati da più senatori e ognuno si prende il tempo del regolamento per illustrarli”.
Dalle undici del mattino alle cinque del pomeriggio – lamenta Cirinnà – abbiamo potuto approvare soltanto 60 emendamenti”, mentre “senza ostruzionismo per approvare un emendamento ci vogliono una ventina di secondi”.
Sul fatto che sia il premier Matteo Renzi alla Festa nazionale de l’Unità di Milano che il ministro Maria Elena Boschi hanno detto che il testo sulle unioni civili deve essere approvato dal Senato entro il 15 ottobre, Cirinnà replica: “Con questo ostruzionismo è impossibile rispettare questa data. A meno che non si decida di andare in aula direttamente senza aspettare l’approvazione della commissione”, ma “sarebbe una sconfitta per l’istituzione commissione che per definizione è il luogo della dialettica, del dialogo, della mediazione”.
Del resto, mediare in commissione, ammette Cirinnà, “mi sembra davvero impossibile: i senatori che fanno ostruzionismo non accettano alcun tipo di mediazione. Loro non vogliono proprio accettare l’idea delle coppie omosessuali. Non vogliono dare diritti alla coppia. A me non sembra possibile che nel terzo millennio si ragioni così. Sembra un ragionamento da Medioevo. Ma non è un pensiero soltanto mio”.
“Non dobbiamo dimenticare che noi stiamo rispondendo all’Europa”.