“Chi si candida a sindaco di una grande città non può lasciarsi andare a simili dichiarazioni. Le parole di Marchini sono gravi perché non esiste obiezione di coscienza quando si parla di celebrazione delle unioni civili e tale affermazione si cala nel campo della discriminazione e dell’illegalità. Chi si candida all’assunzione di un ruolo pubblico, non lo fa in nome di una parte, ma di tutta la cittadinanza con spirito di servizio. Così mentre il parlamento si appresta ad uscire da decenni di brutte figure c’è chi continua a volere erigere muri tra le persone e le vite di centinaia di coppie”. Lo dichiara in una nota Micaela Campana, relatrice della legge sulla regolamentazione delle unioni civili e responsabile Diritti del PD.