“Finora Meloni ha fatto leva sul controllo di gran parte dei media, su un dibattito pubblico in cui si parla di tutto tranne che di economia, e sull’assenza di una compiuta alternativa di governo. Ma non durerà. L’economia è in stagnazione e i media vicini alla destra non riusciranno ad occultare la situazione a lungo“.
Lo sostiene, in un’intervista a Repubblica, Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, il quale boccia la manovra che sta per essere ratificata in Senato. “Di fronte a un’economia che si è fermata, al crollo della produzione industriale da 21 mesi consecutivi e al record della povertà assoluta serviva una terapia d’urto per far ripartire il Paese e ridurre le diseguaglianze – prosegue -. Abbiamo invece una legge di bilancio di mero galleggiamento, con forti elementi di iniquità e autentiche schifezze come la cancellazione delle multe ai no vax“.
Secondo l’esponente del Pd le priorità del governo “non sono certo la sanità e la scuola pubblica, bensì aprire sempre più spazi ai privati, abbandonando la parte del Paese che sta peggio e lavorando solo a favore di alcuni settori del proprio elettorato”.
“L’esempio più clamoroso – prosegue – è il concordato preventivo biennale che di fatto è diventato un condono per gli evasori, peraltro con un triplo flop: di adesioni, visto che è stato scelto solo dal 12% dei potenziali interessati; dal punto di vista dell’equità perché è uno schiaffo ai contribuenti che fanno il loro dovere; sotto il profilo del gettito, che è risibile e del tutto insufficiente a finanziare la riduzione dell’Irpef al ceto medio che il governo aveva promesso ma che ha archiviato”.