“Non saremo mai coloro che metteranno una trave per fermare le indagini, ma neanche uno stecchino, ma saremo sempre dalla parte della ricerca della verità. Diciamo alle procure, indagate, andate fino in fondo, se ci sono delle responsabilità, che esse emergano”.
Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti parlando a un’iniziativa del partito alla casa del popolo di San Bartolo a Cintoia, a Firenze, facendo indiretto riferimento alle recenti indagini sulla sanità che hanno coinvolto alcuni esponenti politici della giunta regionale umbra.
“Per me vale sempre la presunzione di innocenza e credo che sia giusto garantire che la magistratura faccia le proprie indagine, in piena serenità, si vada fino in fondo per conoscere le verità e le responsabilità – ha aggiunto Zingaretti -. Questo vale per il Pd, per i Cinque stelle, per le ombre oscure che ci addensano sopra la Lega”.
“La politica però ha un altro compito che non dobbiamo sottacere: produrre una svolta che ha come cuore l’idea stessa della gestione del potere a diversi livelli di tutto lo Stato. Il potere si deve gestire per servire le persone e non deve essere messo al servizio di chi lo gestisce.
Non deve essere la magistratura a definire questo limite, ma soprattutto una politica rinnovata che bonifica e rende chiara questa distinzione nella selezione della classe politica. Il PD deve rilanciare questo impianto culturale e di governo facendolo diventare il discrimine assoluto della sua identità. Direi una vera e propria rivoluzione”, ha concluso.