“Esprimo piena solidarietà e vicinanza alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, vittima di una violenza verbale che non ha nulla a che vedere con il confronto politico, ma tutto con l’odio di genere. Un odio che affligge tutte le donne che si affacciano alla politica, e in particolare quelle che osano assumere posizioni di grande visibilità”. Così su Facebook Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche.
“Parlarne è sempre difficile, perché si finisce per essere tacciate di vittimismo: Stefania dimostra, ancora una volta, di avere coraggio. Stefania, che sta svolgendo un incarico istituzionale importante con competenza, concretezza ed entusiasmo, eletta dalle cittadine e dai cittadini dell’Umbria.
Questi attacchi rivelano l’esistenza di un intero sistema culturale che ancora oggi tenta di zittire le donne con lo scherno, di umiliarle con la derisione, di ridurle a caricature. Meme sessisti, fotomontaggi volgari, insulti travestiti da ironia: strumenti di un sessismo becero che punta a delegittimare non le idee, ma la persona. Anzi, la donna.
È nostro dovere, come donne e come democratiche, agire e reagire. Trasformare ogni attacco in un’occasione per fare luce, per educare, per cambiare il linguaggio e la cultura. Con Stefania e con tutte le donne che ogni giorno resistono, si espongono e costruiscono futuro. Perché la libertà di una donna di esserci, decidere e guidare, è democrazia. Avanti tutte. A viso aperto. A testa alta e se vogliamo… col rossetto”