“Proprio nella Giornata mondiale dell’acqua, diritto umano ancora negato in tante parti del mondo, e proprio quando cresce la preoccupazione per la siccità resa ancor più drammatica dalla crisi climatica, e per il deteriorarsi di questa risorsa primaria a causa dell’inquinamento, arriva la decisione del Consiglio UE di rinviare a data da destinarsi la legge sul ripristino della natura”.
“Un ribaltamento completo di quanto stabilito dal Parlamento Europeo, che invece ha votato la legge. Si tratta di un gravissimo errore che pagheremo tutti a caro prezzo, compreso il settore dell’agricoltura, che dalla tutela della biodiversità (e con essa del suolo) dipende per poter produrre cibo sufficiente e di qualità”.
“Il governo italiano, formato da diversi negazionisti e campione nella disciplina di infilare la testa sotto la sabbia, si è assunto un’enorme responsabilità. Continuare a non capire che non possiamo permetterci passi indietro rispetto al Green Deal, che contribuisce non solo all’obiettivo di salvare il Pianeta e la nostra salute, ma anche di rilanciare le nostre economie e sanare le diseguaglianze che ci affliggono, avrà ripercussioni devastanti, di cui la destra dovrà dare conto ai cittadini”.
Così in una nota Annalisa Corrado, responsabile dem per la Conversione ecologica, e Camilla Laureti, eurodeputata e responsabile dem delle Politiche agricole.