«Siamo in una fase drammatica. Rispondere agli attacchi è l’ultimo dei nostri pensieri. A partire da Tusk e compagnia cantante, questo è il momento dell’unità e non delle discussioni sterili. L’Italia si sta muovendo in sintonia totale nel quadro dell’Unione europea. C’è stato un primo, un secondo, ora un terzo pacchetto di sanzioni».
«Credo che l’idea di Putin non sia solo di riesumare cartine geografiche del passato, ma di definire un nuovo ordine mondiale. Dopo il Covid, tutti i grandi attori globali si pongono il problema. Ma per Putin, lo scenario può essere solo quello di potenza: usa le armi per costruire la sua sfera di influenza».
Stanno arrivando già i primi profughi. Letta si chiede perché il Consiglio europeo non abbia ancora detto una parola su questo. «Ha assolutamente ragione. Dovremo accogliere questi profughi che scappano dalle crisi. Finalmente tutta l’Europa comprenderà che è un elemento comune di solidarietà non chiudere le frontiere a chi fugge. Come Italia siamo stati soggetti per tanto tempo a Sud a queste emergenze; oggi ci siamo esposti anche a Est. L’Italia farà quello che magari altri in passato non hanno fatto: dimostreremo solidarietà ai profughi e ai Paesi europei dell’Est».