“Non può passare sotto silenzio il fatto che ieri in Tunisia il presidente Kais Saied abbia dissolto il Parlamento e che 30 parlamentari rischiano l’ergastolo con l’accusa di aver complottato contro la sicurezza del Paese. Il popolo tunisino, dopo la primavera araba del 2011, aveva scelto il percorso costituente e la democrazia. Quella scelta non può essere soffocata dal populismo del presidente e nel disinteresse europeo. L’Europa e l’Italia non lascino che l’unica democrazia del Nord Africa finisca così”.
Così in una nota Lia Quartapelle, Responsabile Affari internazionali e Europa nella Segreteria del PD.