Trasporti: Misiani (Pd), in manovra per Tpl solo briciole e Salvini non pervenuto
“Il trasporto pubblico locale è in profonda crisi, come sperimentano sulla propria pelle milioni di cittadini che ogni giorno utilizzano i bus, le metropolitane e i tram. Il contratto di lavoro è scaduto da tempo e oggi i lavoratori scioperano per il suo rinnovo. Le aziende fanno sempre più fatica a far quadrare i conti. La qualità del servizio è in molte realtà indegna di un Paese avanzato. Nella legge di bilancio del governo Meloni però il TPL è la Cenerentola, con uno stanziamento di soli 120 milioni e per il solo 2025. Briciole, a fronte di un fabbisogno stimato dalle regioni, dalle associazioni di categoria e dai sindacati in 1,7 miliardi per fare fronte ai maggiori costi e al rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Servirebbe una strategia industriale di modernizzazione e rafforzamento del settore, che ha un ruolo decisivo per la decarbonizzazione, destinando a questo scopo gli spazi di bilancio liberati dalla riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. Peccato che il ministro Salvini risulti non pervenuto. Evidentemente, è in altre faccende affaccendato. Ma i cittadini non possono aspettare che si risvegli dal letargo. Meritano servizi di trasporto pubblico degni di questo nome e un governo che si impegni realmente, e non a chiacchiere, per questo obiettivo”. Lo afferma Antonio MIsiani, responsabile Economia nella segreteria Pd.
“Il trasporto pubblico locale è in profonda crisi, come sperimentano sulla propria pelle milioni di cittadini che ogni giorno utilizzano i bus, le metropolitane e i tram. Il contratto di lavoro è scaduto da tempo e oggi i lavoratori scioperano per il suo rinnovo. Le aziende fanno sempre più fatica a far quadrare i conti. La qualità del servizio è in molte realtà indegna di un Paese avanzato. Nella legge di bilancio del governo Meloni però il TPL è la Cenerentola, con uno stanziamento di soli 120 milioni e per il solo 2025. Briciole, a fronte di un fabbisogno stimato dalle regioni, dalle associazioni di categoria e dai sindacati in 1,7 miliardi per fare fronte ai maggiori costi e al rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Servirebbe una strategia industriale di modernizzazione e rafforzamento del settore, che ha un ruolo decisivo per la decarbonizzazione, destinando a questo scopo gli spazi di bilancio liberati dalla riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. Peccato che il ministro Salvini risulti non pervenuto. Evidentemente, è in altre faccende affaccendato. Ma i cittadini non possono aspettare che si risvegli dal letargo. Meritano servizi di trasporto pubblico degni di questo nome e un governo che si impegni realmente, e non a chiacchiere, per questo obiettivo”. Lo afferma Antonio MIsiani, responsabile Economia nella segreteria Pd.
Roma, 8 novembre 2024