Sintesi dell’intervista a la Repubblica
“Il Pd è sin dalla nascita la casa dei riformisti, che significa essere capaci di leggere i problemi e offrire risposte concrete ai bisogni di famiglie e imprese. Per riuscirci occorre un partito serio, solido, che abbia la forza politica per realizzare le sue proposte. Il Pd in questo senso è l’unico che può dare garanzie”. Lo dice Irene Tinagli, vicesegretaria del PD in una intervista a la Repubblica.
E aggiunge: “L’elettorato vuol vedere una prospettiva di governo. La scelta isolazionista, purista e velleitaria non ha appeal perché non ha impatto reale e concreto sulle cose. Non vedo perché chi vuole risposte concrete debba scegliere un partito che lotta per superare la soglia di sbarramento”.
La Vicesegretaria chiude: “Come dice Letta, noi continueremo a lavorare col massimo impegno per il massimo risultato perché siamo convinti che la partita sia aperta. La destra che appare unita è profondamente divisa su tutto. In Italia come in Europa. E gli elettori lo hanno capito. Il Pd è un partito che da sempre dialoga con tutti i mondi, dalle realtà imprenditoriali a quelle del volontariato e del terzo settore, dai lavoratori dipendenti agli artigiani. Dai giovani ai pensionati. La nostra visione non è quella di un’Italia corporativa che difende gli interessi di qualche categoria, ma un’Italia che rilancia il lavoro come strumento di crescita, dignità ed emancipazione, un’Italia che premia l’impegno, ma che sta attenta a chi resta indietro perché una crescita diseguale non è sostenibile e non è degna di un paese civile. Crescita e solidarietà non possono, non devono essere separate”.
Intervista integrale su la Repubblica