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Tinagli: Adesso dobbiamo pensare a investimenti e caro-energia

Sintesi dell’intervista Pietro Piovani su Il Messaggero

 

L’elezione di Mattarella è la migliore soluzione per il bene dell’Italia. Sin dall’inizio abbiamo chiesto di mettere da parte le bandiere di parte e la logica di vincitori e vinti. Aver trovato questo accordo mostra come le forze di maggioranza siano state in grado di ricompattarsi per proteggere la stabilità e il futuro dell’Italia, rafforzandola anche nel quadro internazionale e garantendone credebilità. Il percorso con cui ci siamo arrivati ha mostrato più di una crepa e su queste debolezze sarà necessario fare delle riflessioni”, così Irene Tinagli, europarlamentare e vicesegretaria del PD, inizia la sua intervista a Il Messaggero.

 

“La priorità del governo adesso è proseguire con rapidità e determinazione il percorso di investimenti e riforme necessari per realizzare il Pnrr e sostenere la crescita, oltre ad affrontare emergenze come il caro energia, i costi delle materie prime, il sostegno ai settori e famiglie che ancora stanno soffrendo. Mettersi a discutere di rimpasti non mi sembra che ci possa aiutare in questo momento”.

 

La Tinagli continua: “Credo che il Partito democratico debba continuare nel percorso di costruzione di un campo largo di centro-sinistra, in grado di dialogare con tutte le forze che si identifichino nei valori dell’europeismo e delle democrazie liberali, nella difesa dei diritti sociali e civili, nella costruzione di una società più inclusiva e meno diseguale”.

 

Un passaggio sulla legge elettorale: “Questa legge elettorale ha mostrato grossi limiti, il Partito democratico ha posto il problema, vedremo nei prossimi mesi se si riuscirà a trovare un’ampia convergenza per una riforma che possa garantire un miglior equilibrio tra rappresentanza e governabilità”.

 

La Vicesegretaria chiude parlando del prossimo semestre europeo a presidenza francese: “L’Italia si è già ritagliata un ruolo da protagonista: il lavoro congiunto tra Draghi e Macron ha portato ad una posizione comune italo-francese per una riforma ambiziosa. Questo asse, assieme al buon rapporto di Draghi con la Germania di Scholz e al lavoro straordinario del commissario Gentiloni, potrà dare all’Italia un ruolo di leadership importante. Spero che tutte le forze politiche in Italia si rendano conto di quanto sarà importante garantire al governo coesione e incisività, perché c’è in gioco anche questo nostro ruolo in Europa”.

 

Intervista integrale su Il Messaggero

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