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Teatro di Roma, una vicenda inaccettabile e grottesca

Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la definisce una “vicenda inaccettabile e grottesca”. È la nomina di Luca De Fusco a direttore generale del Teatro di Roma avvenuta sabato in una riunione del CdA svoltasi senza il Presidente, Francesco Siciliano. Proprio Siciliano, in una nota, ha denunciato:  “mi è stato riferito che il Consiglio di Amministrazione, con un atto oggettivamente senza precedenti, avrebbe deciso di assegnare il potere di sottoscrivere il contratto con Luca De Fusco ad un componente del Consiglio di Amministrazione diverso dal sottoscritto”. Un vero e proprio blitz, organizzato, a quanto si apprende da fonti giornalistiche, da Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di FdI, avvallato dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, con la collaborazione fattiva del vicepresidente del Teatro di Roma, Danilo De Gazio.Faremo tutto quello che è nei nostri poteri.

Il Sindaco di Roma, in un’intervista su Il Messaggero, promette: “faremo tutto quello che è nei nostri poteri. Ed è molto. Domani, sarà presentata una mozione in Assemblea Capitolina. Non solo, la sottoscrizione contrattuale non firmata dal presidente Francesco Siciliano, è illegittima e sarà impugnata in sede civile. Ma non è solo una questione procedurale”.

Gualtieri sottolinea come “questa vicenda non deve tramutarsi in una guerra politica. Io non l’ho fatto, sono altri che hanno voluto metterla su un piano diverso da quello della correttezza istituzionale. E auspico che continui l’ottima collaborazione istituzionale in corso con governo e Regione su tutti i fronti. E trovo sbagliato che un esponente parlamentare finisca per intromettersi in questi rapporti”, ha aggiunto il primo cittadino. Gualtieri taglia corto alla domanda se faccia riferimento al presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone: “Non mi interessa rinfocolare le polemiche”.

Una mera questione di poltrone, quelle che intervessano al Governo. Così la segretaria dem Elly Schlein: “la destra al Governo, nazionale e regionale che sia, ha sempre e solo la stessa ossessione: occupare poltrone, promuovere gli amici, controllare attraverso i propri uomini le articolazioni del Paese. Quando questo si fa in sfregio alla cultura, significa che abbiamo superato il livello di allarme. Quanto è successo al Teatro di Roma inquieta e preoccupa anche per le circostanze di questo vero e proprio blitz”.

Il mondo del teatro, e della cultura in generale, si è mobilitato lanciando una lettera-appello contro la nomina di De Fusco, a cui hanno aderito decine di personaggi della cultura, da Matteo Garrone a Lino Guanciale, da Valeria Golino a Fabrizio Gifuni, da Alba Rohrwacher a Elio Germano. Ieri pomeriggio un presidio di protesta si è tenuto davanti al teatro Argentina, una delle realtà che compongono il Teatro di Roma, insieme al Teatro India e al Teatro Torlonia.

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