Pensioni, il governo comincia a valutare il caso. In un’intervista a l’Unità, il responsabile economico del Pd Filippo Taddei spiega: “C’era un impegno ad aprire una riflessione su questo tema nel 2016. Ed è esattamente quello che stiamo facendo: analisi, valutazione dei costi, effetti sugli equilibri finanziari. Lo facciamo con un senso di apertura al Paese, sappiamo che un intervento sulla previdenza non si fa con la sola logica ragionieristica”, “il Pd ha scelto di dire la verità, di spiegare a ciascun cittadino, in trasparenza, come funziona il sistema pensionistico. Altri in passato non lo hanno fatto, hanno cambiato le regole senza che i lavoratori fossero coinvolti. Noi vogliamo spiegare, in trasparenza, e rispondere a tutti i dubbi” e “se il lavoro di approfondimento continua si potrà arrivare alla proposta politica”.
Secondo Taddei si iscrive in questo contesto l’allarme lanciato da Tito Boeri sui nati nel 1980, che rischiano di andare in pensione anche a 75 anni: “Per l’appunto è un’ipotesi. Boeri ha fatto un’operazione trasparenza, in linea con quello che sta facendo questo governo. Ha detto in modo molto chiaro che c’è un rischio per quelle generazioni che soffrono di dinamiche salariali basse e discontinuità di carriera. Bene essere consapevoli dei rischi. Ma è utile ricordare che l’ipotesi di lavoro fino a 75 anni è un caso limite”.