“Alla giovane tredicenne di Catania che ha avuto il coraggio di denunciare il gruppo di stupratori va tutta la nostra solidarietà e la vicinanza umana. Uno stupro di gruppo, peraltro ai danni di una bambina, è un crimine odioso e inaccettabile, chiunque lo commetta. L’etnia, la religione, le condizioni socio economiche e culturali degli stupratori non possono essere né un aggravante né un attenuante e sono irrilevanti ai fini della condanna di un atto tanto bestiale. La becera campagna xenofoba che vede la destra garantista a targhe alterne, in pole position quando il carnefice è forestiero, ci lascia basiti. Si tratta di una ignobile strumentalizzazione politica, di un fenomeno che dovrebbe vederci tutte e tutti combattere uniti, poiché la violenza maschile sulle donne è endemica, culturale e strutturale. I figli sani del patriarcato vivono a tutte le latitudini del mondo: considerano i corpi femminili proprietà di quelli maschili, il patriarcato li porta a pensare di poterne disporre a proprio piacimento e di poter esercitare potere e prevaricazione per definire la propria virilità, il proprio maschilismo tossico. Dalla premier e dal governo ci aspettiamo prevenzione, formazione e protezione delle vittime, non propaganda e cultura dell’odio”.
A dirlo in una nota è Marwa Mahmoud, componente della segreteria Nazionale Pd.