Via D’Amelio, Palermo.
19 luglio. Una bomba.
Una bomba che spezzò la vita di Paolo Borsellino e quella di cinque agenti di scorta. Si chiamavano Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi, tra le prime donne a far parte di una scorta, la prima donna della Polizia a cadere in servizio.
La mafia quel giorno uccise loro, ma non la ferma volontà di combatterla. In quello, fallì ancora una volta. Aveva già fallito altre mille volte in quell’intento. Fallì quel giorno e nei giorni, mesi e anni successivi. Perché l’orrore dei suoi omicidi scosse, aprì ferite, dilaniò un Paese spezzando vite, ma non riuscì mai nel vero intento: spaventare così tanto un Paese da farlo desistere dalla lotta alle mafie.
Ricordo è impegno.
La battaglia di tutti coloro che hanno passato una vita intera a combattere le mafie, continua in coloro che oggi ricordano e lottano per la legalitĂ .
Valentina Cuppi, Presidente del PD