“Avere approvato la norma che cancella la truffa delle bollette a 28 giorni è un grande risultato del Parlamento, ma soprattutto del Partito Democratico, mio e della collega Morani.
E’ l’inizio della battaglia, dobbiamo vigilare perché questo cambiamento non si scarichi nuovamente con aumenti fittizi sulle tasche degli utenti
e noi siamo pronti a vigilare e fare in modo che i 120 giorni previsti per mettersi in regola si possano accorciare”: lo ha detto il senatore del Pd, Stefano Esposito, durante la presentazione dell’emendamento del Pd contro le bollette a 28 giorni.
“Oggi siamo assieme alle associazioni dei consumatori per rivendicare un grande risultato, avevamo detto basta alla fatturazione ogni 28 giorni e abbiamo raggiunto l’obiettivo. Le fatture arriveranno, come è normale, ogni 30 giorni sia per la telefonia che per la pay tv”, ha aggiunto la deputata del Pd, Alessia Morani, cofirmataria dell’emendamento al decreto legge collegato alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato.
Le bollette degli abbonamenti telefonici, tv e internet dovranno avere nuovamente cadenza mensile. Gli operatori che non si adeguano alle scadenze entro 120 giorni, continuando ad applicare la fatturazione a quattro settimane, dovranno rimborsare i clienti con un indennizzo forfettario di 50 euro.Nel caso di violazione dello standard da parte dell’operatore, che dovrà adeguarsi alle bollette mensili entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge che contiene la norma, “si applica un indennizzo forfetario pari a 50 euro, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione, maggiorato di un euro per ogni giorno successivo alla scadenza del termine assegnato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”.
“È la prima volta che la politica risponde ad una richiesta di modifica di una norma primaria avanzata dalle associazioni consumatori”, ha detto Carlo De Masi, presidente di Adiconsum.
“Ci auguriamo -ha aggiunto- che la sinergia trovata sia il punto di partenza di un nuovo rapporto tra consumatori e Parlamento/Esecutivo”,