“Se fosse confermato il no allo stadio da parte della Raggi, sarebbe l’ ennesima presa in giro. Dimostra che il M5S non ha idea di cosa significhi amministrare. Tenta di placare la guerra al suo interno sulla pelle dei romani o meglio sulle loro tasche, visto il rischio di una causa milionaria da parte della Società A.S. Roma È uno scontro che paralizza la città. L’unica cosa che ha saputo fare la Raggi è stato solidarizzare con i violenti che ieri hanno preso in ostaggio la città. Sempre peggio, sempre più un basso”. Lo ha dichiarato Ernesto Carbone, parlamentare del Pd.
Che fine può fare una Capitale che dice no a tutto, anche allo Stadio? A #Roma la giunta #Raggi sprofonda nel nulla più totale. #M5S
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) February 22, 2017
Per Lorenza Bonaccorsi, parlamentare del Pd: “Se confermato il no, Raggi inadeguata”.
“Sullo stadio siamo all’ennesimo voltafaccia? Con la Raggi e Grillo non si sa mai. Se fosse confermato, il no sarebbe la conferma dell’inadeguatezza della Raggi e dei 5 stelle che cercano di nascondere la loro l’incapacità amministrativa dietro presunte scelte morali. Si fanno la guerra e a pagare è la città. Solo ieri la Raggi dava copertura politica ed istituzionale a violenti, che hanno paralizzato la Capitale.
La “percezione” è che la Raggi sia un disastro, e purtroppo per i romani, la realtà è peggio ancora”.
“La giunta degli Stop. Prima le Olimpiadi, adesso lo Stadio, ormai è evidente che la Sindaca non è in grado di prendere decisioni. Sono settimane che si parla dello Stadio della Roma e tra Stop and go l’unica cosa certa sembra essere la penale che incombe sulle finanze del Comune, e quindi dei cittadini, qualora la Sindaca grillina decidesse per il No definitivo.Tutto quello che può profilarsi come un possibile aiuto per il rilancio economico della città non sembra interessare la Sindaca e la giunta capitolina pentastellata che con le ormai ‘scuse’ della Trasparenza e della Legalità stanno paralizzando la città”. Così la senatrice Giuseppina Maturani, vice presidente del gruppo Pd, ha commentato la possibile decisione di annullare la delibera comunale sullo stadio della Roma.
“Nel seguire le vicende del cinepanettone che è ormai diventata la Giunta del Comune di Roma, leggiamo sulle agenzie di stampa le dichiarazioni del cittadino Bonafede, che oltre a essere parlamentare del M5S viene definito “tutor del sindaco”. E che ormai passa più tempo in Campidoglio che alla Camera dei deputati. E tutto torna chiaro. Ecco finalmente spiegata l’inadeguatezza di Virginia Raggi, la sua conclamata incapacità di governare la città, il suo perenne indecisionismo. Non sta facendo il sindaco della Capitale perché il suo è uno stage. Peccato che i romani che sono andati a votare non ne fossero a conoscenza. La farsa continua”. Così Stefano Esposito, senatore del Pd.