Non accadeva dall’aprile 2010 e solo nel novembre 2011 lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi era pari a 574. Il rendimento del titolo a 10 anni italiano ha raggiunto il nuovo minimo storico dell’1,305%. Taddei: “Sono gli effetti del cambio della politica europea” – #lavoltabuona #italiariparte.
“Spread sotto quota 100, mille ex precari assunti a Melfi col JobsAct, via segreto bancario non solo in Svizzera, dai che è #lavoltabuona”. Lo scrive su Twitter Matteo Renzi, dopo che oggi lo Spread italiano è sceso a quota 98,5 punti base: non succedeva dall’aprile 2010. Nel novembre 2011 lo spread Btp/Bund era pari a 574 punti.
Il rendimento del titolo a 10 anni italiano è in calo al nuovo minimo storico dell’1,305%.
Dopo alcuni minuti di balletto sopra e sotto quota 100 punti base, l’andamento dello Spread Btp-Bund decennali si è cristallizzato a quota 99,19, in calo del 4,85% sulla chiusura di ieri a 104,67. Il rendimento sui mercati secondari dei nostri titoli pertanto è dell’1,3169% in virtù di un tasso del Bund a 0,3250%.
“Oggi lo spread è sceso sotto i 100 punti e non accadeva da anni. Ieri l’Istat ci raccontava che il clima nel Paese sta cambiando: a febbraio l’indice di fiducia delle imprese raggiunge il valore più alto da gennaio 2011 e quello dei consumatori addirittura da giugno 2002. Sono piccoli segnali ma importanti, come pure i mutui, le assunzioni a tempo indeterminato con il JobsAct (mille solo a Melfi) e le riforme che vincono l’ostruzionismo.
Per questo abbiamo una grande responsabilità : dobbiamo coltivare questa fiducia, prendercene cura. Adesso al lavoro sulla scuola, sul fisco, sui diritti, sul terzo settore, sulla Rai e sull’ambiente. E dobbiamo finalmente presentare il progetto per la banda ultra larga. Abbiamo preso l’Italia per mano e la portiamo fuori dalla palude, nessuno si senta escluso”. Così il premier Matteo Renzi sul suo profilo Facebook.