La spending review ha “due obiettivi: di finanza pubblica e di miglioramento e ammodernamento dei servizi. È importante ricordarlo”. Lo ha detto Yoram Gutgeld, commissario straordinario del Governo per la razionalizzazione e revisione della spesa, nel corso della presentazione della Relazione annuale in sala della Lupa a Montecitorio.
Dal 2014 a oggi, ha aggiunto “sono stati tagliati quasi 30 miliardi di capitoli di spesa, una fetta importante della spesa pubblica”. Soldi che sono serviti per lavorare sul deficit, sulla pressione fiscale al netto “di un importante recupero dall’evasione” e sul finanziamento dei servizi pubblici con un investimento di “più di 20 miliardi nei servizi essenziali”.
I capitoli di spesa eliminati e o ridotti nel periodo 2014-17 ammontano nel 2017 a 29,9 miliardidi euro. “Sono stati tagliati quasi 30 miliardi di capitoli di spesa”, ha detto il commissario alla spending review. In base al rapporto sulla revisione dellaspesa pubblica esposto dal commissario al netto del costo del personale la riduzione rappresenta il 18% della spesa corrente. Questa riduzione ha interessato tutti i comparti dalla Pa, ma con effetti differenziati. La Pa centrale ha contribuito per il 24% della spesa complessiva al netto del costo del personale, mentre i comparti locali hanno contribuito per il 17%.
“La revisione della spesa – ricorda Gutgeld – è servita a ridurre il deficit dal 3% del 2013 al 2,4% del pil nel 2016; alla riduzione della pressione fiscale dal 43,6% nel 2013 al 42,3% e il finanziamento dei servizi pubblici essenziali” che rappresentano la maggioranza delle risorse reimpiegate per oltre 20 mld di euro.
‘Mi permetto di lanciare un appello alle forze politiche e al Governo che verrà, di non mollare la presa’, ha concluso.
Le slide della presentazione di Yoram Gutgeld sulle attività della spending review