“In due anni, il 2015 e il 2016, abbiamo operato venti miliardi di tagli di spesa. Questa è la realtà. La spesa corrente dello Stato, senza calcolare gli interessi sul debito, scende dal 43,2% del Pil nel 2013 al 41,4% l`anno prossimo. Si tratta di una riduzione sostanziale, dell’1,8% del prodotto interno lordo”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera il commissario alla spending review Yoram Gutgeld.
I risparmi oltre che dai i tagli previsti per il prossimo anno che valgono 5,8 miliardi arrivano “dalla legge di Stabilità dell’anno scorso: 7,2 dai ministeri, 2 dalle Province, 1,2 dai Comuni, 1,5 dalle Regioni, oltre che un minor aumento del fondo sanitario di 2,3 miliardi”, spiega Gutgeld.
Quanto alle dimissioni del suo collega Roberto Perotti, osserva: “Mi aveva accennato che ci stava pensando e mi dispiace anche perché abbiamo lavorato bene insieme e in questo periodo ci siamo trovati d`accordo su molti punti. Non so se sia deluso, ma su questo non sono d`accordo. Abbiamo fatto e continuiamo a fare un lavoro del quale si vedono giù i risultati. Molte delle indicazioni dello stesso Perotti, per esempio sulla riduzione della spesa dei ministeri, sono state riprese e sono entrate nella legge di Stabilità”. Quindi, perché ha lasciato “lo deve chiedere a lui”.