“A Roma sulla vicenda dei rifiuti si sta delineando un quadro preoccupante e fosco. Attorno alla figura della neo assessora Muraro nella giunta Raggi si intrecciano legami poco trasparenti che riportano indietro la capitale di almeno venti anni, visti i rapporti con Alemanno e quelle consulenze per l’Ama protrattesi per 12 anni, che le hanno fatto incassare oltre un milione di euro grazie a un contratto rivalutato per mano di Panzironi. Alla faccia della trasparenza, se poi a tutto questo si aggiunge anche figura di Alfonso Marra ex collaboratore di Alemanno e fedelissimo di Panzironi e ancora tra i più stretti collaboratori della raggi. Raggi non ha nulla da dire rispetto a tutto ciò o ha anche dimenticato che è stata presidente della Hgr, società di proprietà di Gloria Rojo, segreteria di Panzironi in Ama?
Come mai Raggi e il M5S, paladini della trasparenza e della legalità, restano silenti di fronte a tutta questa vicenda poco chiara che lega la giunta romana con la parentopoli della peggior specie e sulla quale sta indagando la magistratura e che ha portato all’arresto di Panzironi? Visti questi fatti non resta che domandarci: l’epoca Raggi è l’erede dell’epoca Panzironi?” Lo dichiara la responsabile Comunicazione del Pd, Alessia Rotta.
Per Ernesto Carbone, responsabile pubblica amministrazione e Made in Italy del Partito democratico, “sulla neo assessora Muraro appena insediatasi già si affaccia qualche dubbio, come il milione di euro per le consulenze all’Ama per la gestione dei rifiuti nella capitale. Ci chiediamo come la Muraro possa restare al suo posto dopo quanto sta emergendo. Il M5S e la neo sindaca Raggi non hanno nulla da dire di fronte a una situazione che tanto chiara e trasparente non è? Dopo neanche un mese di amministrazione Raggi, già si profilano i primi conflitti di interesse e i legami con la politica peggiore degli ultimi anni visti i rapporti della Muraro con Alemanno. Un scenario inquietante mentre Roma resta sommersa dalla spazzatura”.
La neo assessora #M5S a Roma #Muraro consulente di Ama da oltre 10 anni. Non bastano dirette streaming per essere trasparenti! #monnezzopoli
— Francesca Puglisi (@PuglisiPD) July 30, 2016
Pesante conflitto di interessi dell’assessore #Muraro, nessuna proposta per risolvere #monnezzopoli. Un disastro #M5S a #Roma
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) July 30, 2016
La nostra Roma invasa dai rifiuti e un’assessore che si professa estranea a tutto ma poi lavora per Ama da anni.Un film: #monnezzopoli
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) July 30, 2016
“La storia sta cambiando, diceva la Raggi appena eletta Sindaca, ma per ora, per Roma soffocata dalla spazzatura la storia rimane la stessa. Con il suo coagulo di interessi che ricorda le migliori nefandezze degli anni di Alemanno, questa giunta sta paralizzando la capitale d’Italia. Il vento del rinnovamento 5stelle, ad oggi, porta solo l’olezzo del familismo di una classe dirigente incapace di governare una città, figuriamoci il Paese. La vicenda Muraro, oggi su tutti i quotidiani, va chiarita al più presto”. Così Giuseppina Maturani, vice presidente del gruppo Pd di Palazzo Madama.
Anche Andrea Romano denuncia quella che definisce monnezzopoli: “Muraro? Da Alemanno alla Raggi un solo flusso di conflitti d’interessi, consulenze milionarie, intrecci opachi. E nel frattempo Roma affoga nella spazzatura. Alla prima prova di governo vero, dopo le chiacchiere, l’amministrazione Raggi rivela nella figura dell’assessore Muraro un intreccio perverso di conflitti d’interesse, consulenze milionarie, intrecci amicali e familiari. La peggiore tradizione del consociativismo di potere che ha rovinato Roma e che la Muraro ben rappresenta, avendo lavorato prima con Alemanno e oggi con la Raggi. Nel frattempo la Capitale affoga in monnezzopoli”.
Torbidi interessi attorno ai rifiuti le consulenze della #Muraro, rapporti con panzironi e Alemanno #roma piena di spazzatura #monnezzopoli
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) July 30, 2016
Roma:su #rifiuti vicenda sconcertante. A #Muraro 1 milione di € x consulenze ad Ama. Con quali risultati?Mi chiedo:può restare al suo posto?
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) July 30, 2016