“Abolire l’autonomia delle istituzioni museali comporterĆ inevitabilmente la fine della libertĆ di movimento dei direttori che, proprio nella possibilitĆ di impegnare localmente gli introiti, erano stati incentivati a sviluppare iniziative culturali, di promozione e formazione nei territori, ottenendo, come nel caso della Galleria dell’Accademia a Firenze, ottimi risultati in termini di numero di visitatori e di innovazione culturale”. Lo denuncia ladeputata fiorentina Rosa Maria Di Giorgi.
“Nessuno si inganni, l’accentramento delle risorse presso il Ministero, attraverso il controllo e la gestione diretta dei bilanci, non viene fatta per migliorare l’organizzazione complessiva del comparto beni culturali”.
“Tutt’altro: alla base ci sono mere esigenze di cassa, in quanto a Salvini e DiMaio la cultura non interessa affatto, come insegnano, tra le altre cose, l’impoverimento del fondo di finanziamento per i beni e le istituzioni culturali, l’abolizione del Bonus cultura per i giovani (che non sarĆ rifinanziato) e la fine delle domeniche gratuite nei musei”, prosegue la parlamentare PD.
“Il ministro Bonisoli sta distruggendo passo dopo passo ciĆ² che il governo precedente aveva fatto con il ministro Franceschini, il quale aveva proposto una nuova idea di fruizione, salvaguardia e promozione dei beni culturali. Il tutto senza produrre niente di nuovo, se non lo smantellamento pervicace di quanto fatto finora”.