“C’è l’impegno comune perchè l’Europa contribuisca alla ripresa dei negoziati in Siria che è l’unico antidoto serio alle minacce ancora presenti in quell’area da parte del terrorismo”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“L’azione ordinata questa notte dal presidente Usa Donald Trump è una risposta motivata a un crimine di guerra. Sono convinto che non ostacoli ma acceleri la chance per il negoziato politico”, ha aggiunto il premier commentando l’attacco Usa contro labase di Al Shayrat in Siria.
“L’Italia è convinta che una soluzione duratura della crisi siriana vada ricercata nel negoziato. Questa è sempre stata e resta la nostra posizione. Un negoziato che debba comprendere tanto l’opposizione quanto il regime, sotto l’egida Onu, con un ruolo decisivo e costruttivo della Russia”.
Ed ha annunciato di aver parlato con “Hollande e Merkel e condiviso questa impostazione perchè l’Unione europea contribuisca in questa direzione, della ripresa del negoziato”.
“L’attacco Usa alla base dalla quale sono partiti gli attacchi chimici è giustificato. Lo smaltimento delle armi chimiche è stato il presupposto sul quale si costruirono gli accordi sulla Siria”, dichiara Andrea Manciulli, presidente della delegazione italiana all’assemblea parlamentare della Nato.
“Non aver ottemperato a questo punto e aver di nuovo impiegato queste armi terribili per colpire la popolazione civile è intollerabile ed è quindi giusta una reazione. Tuttavia, come sostiene il nostro governo, l’unica via per risolvere la vicenda siriana è il negoziato che deve riprendere e per il quale il nostro Paese si spenderà. Assad deve sapere che l’uso delle armi chimiche e qualsiasi tentativo di infierire sula popolazione siriana non saranno tollerati”.