Sicilia: Mori (PD), Mobilitazione continua contro destra che ostacola Costituzione
“Quella di dimezzare al 20% la quota di donne nelle giunte comunali è una proposta di per sé vergognosa e anticostituzionale che la destra al governo della Regione Sicilia ha avanzato, nero su bianco. Ci felicitiamo se oggi hanno cambiato idea, ma far finta di niente e bollare la nostra mobilitazione come un abbaglio, rivela una sostanziale misoginia di quella classe dirigente.” Così Roberta Mori, portavoce nazionale delle Donne democratiche e componente della segreteria nazionale del PD, commenta le parole del presidente della Commissione assembleare che ha in discussione il Ddl di riforma degli Enti locali.
“Se, come ci auguriamo – prosegue Mori – la maggioranza in Assemblea regionale fa marcia indietro e applicherà la normativa per l’equa partecipazione femminile negli esecutivi locali, vigente nel resto d’Italia, è soltanto perché fortissima è stata la reazione delle opposizioni e in particolare delle donne democratiche siciliane accanto ad una società civile fatta di donne e uomini che non si rassegnano all’arretratezza. La nostra mobilitazione continuerà fino al voto finale del provvedimento e oltre, perché la Sicilia non ha ancora adottato la doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali e mantiene in ogni frangente una postura ideologica che ostacola la democrazia paritaria, la modernità oltre che l’attuazione della nostra Costituzione.”
Roma, 10 ottobre 2024