“Resto convinta che il voto risenta delle dinamiche locali, infatti il quadro nazionale è molto articolato. In alcuni casi, dove governavamo da tanto, perdiamo. In altri vinciamo contro la destra”. Lo dice al Corriere della Sera Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd.
“Non possiamo negare che alcune sconfitte siano pesanti. Così come non possiamo negare che, pur essendo un voto locale, contenga alcune indicazioni nazionali”, aggiunge.
Al Nazareno “c’è un clima di necessità di fare il punto. Questo sì”. “Difficile dire quali siano i fattori comuni, vista la frammentazione del voto. Oltre alle dinamiche locali, pesano sicuramente il voto su chi governa e il clima antisistema”.
Cambiare l’Italicum? “Non credo che questo sia il primo esito dei ballottaggi. Credo ci siano delle riflessioni da fare anche in vista dell’impegno per il referendum e che sia fondamentale riallacciare il dialogo con i cittadini”.
“L’esito delle amministrative non ci lascia indifferenti. Adesso ci aspetta una partita solo in parte sovrapponibile a quella del voto nelle città. Siamo consapevoli di dover giocare contro un fronte del No molto eterogeneo, che va da Brunetta a Salvini, a un pezzo di sinistra e ai Cinquestelle”.
Serracchiani dice anche di non temere cambi in segreteria: “Renzi ha detto che se ne occuperà dopo il voto e lo farà. Io credo ci siano le condizioni per fare bene. Quanto a me, ho sempre detto che non sono attaccata a nessuna poltrona”.