Discutere anche di più, nel Pd, ma non fermarsi a 100 metri dalla decisione. Lo ha affermato la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd e presidente del Friuli venezia Giulia, intervenendo alla Festa dell’Unità di Ruda, in Friuli, ieri sera. “Siamo un grande partito che discute tanto, anzi per me dovremmo discutere ancora di più di quello che facciamo. Siamo il più grande partito che si trova al governo, siamo il più grande partito del centrosinistra europeo. Questo significa che la nostra discussione non può arrivare a 100 metri dalla decisione. Perchè questo si aspetta la gente, si aspetta che il governo decida. E questo Pd è cambiato nel metodo: finalmente decide”.
“Indubbiamente – ha proseguito Serracchiani – ci vuole rispetto della minoranza, ma siamo una comunità politica e nel momento in cui la maggioranza prende una decisione questa deve essere rispettata. Altrimenti che comunità politica siamo se ogni volta che si discute e si prende un indirizzo, poi c’è sempre qualcuno che non è d’accordo? Io credo che non ci si possa permettere questo. Attenzione – ha ammonito Serracchiani citando la lettera di Staino sull’Unità – così si uccide la sinistra. Attenzione che così la sinistra ancora una volta fa quello che gli riesce meglio: la scissione dell’atomo senza mai produrre energia. E’ una cosa che ci riesce alla perfezione, alla stragrande, qui siamo campioni del mondo. Ma credo che in questo momento storico una cosa del genere non ci verrebbe perdonata. E non ci capirebbero”.
“Come si può far cadere un governo su una legge costituzionale che è già passata al vaglio del Parlamento per ben due volte? Io mi auguro che si recuperi il ben senso e la ragionevolezza”. Così la vicesegretaria Pd sulla riforma del Senato e le polemiche della minoranza. “Mi auguro soprattutto – prosegue – che un pezzo della mia classe dirigente capisca che è stato superato dalla storia: se ne devono fare una ragione e formare quelli che vengono dopo di loro. Perché siamo più brevi di loro. E si mettano a disposizione del partito. Hanno avuto tanto. Finalmente diamo qualcosa”.
Parla anche di sindacati, Serracchiani, secondo la quale “fermo restando il diritto di sciopero, credo che ci sia la necessità di rivedere un po’ le regole del sindacato e anche la rappresentanza sindacale”. Per la vicesegretaria del Pd, in qualunque vertenza “quando oggi ci si siede al tavolo non bastano più le sedie, i rappresentanti sono troppi e non si sa più chi rappresenta chi”.
“Con i sindacati c’è un rapporto di alti e bassi, ma credo che ci sia la giusta collaborazione – ha aggiunto -. Forse a livello nazionale il meccanismo si è un po’ inceppato”. Per Serracchiani “sono cambiati i tempi e i modi della concertazione, d’altro canto non mi sembra normale quello che è accaduto a Pompei con un’assemblea sindacale convocata all’ultimo minuto con i turisti sotto il sole per ore e non mi sembra normale quello che è accaduto a Fiumicino: questo non può accadere in un Paese civile che vuole conquistare credibilità”.