Sanità: Sereni (Pd), Meloni promette ma elude i nodi essenziali, risorse e personale. Votino la Legge Schlein
“In un comizio segnato dalla rabbia, dal vittimismo e dall’esaltazione di risultati che gli Italiani stentano a vedere nella realtà, la presidente Meloni non ha potuto evitare questa volta di nominare la sanità, promettendo un provvedimento per tagliare le liste d’attesa. Evidentemente la nostra battaglia e la discussione che abbiamo imposto in Parlamento sulla “Legge Schlein” hanno aperto qualche crepa nel muro di arroganza della destra. Vedremo il prodotto finito anche se la bozza che da giorni circola e le anticipazioni giornalistiche ci autorizzano a prevedere che l’elefante stia per partorire un topolino. Perché si sta continuando ad eludere i due nodi di fondo per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale: le risorse finanziarie e il personale. Serve qualche esempio, presidente Meloni? Come si fa a tenere aperti gli ambulatori per fare una radiografia, una ecografia o una Tac di sabato e domenica se non ci sono i tecnici, i medici, gli infermieri? Come si fa a fare gli interventi urgenti se non ci sono gli anestesisti e le sale operatorie non possono lavorare? E per avere il personale necessario per far funzionare ambulatori, sale operatorie e servizi territoriali servono i fondi, quelli che il governo Meloni non ammette di aver tagliato. Quindi torniamo alla Legge Schlein: mettiamo gli investimenti in sanità tra le priorità del Paese per raggiungere la media europea del 7.5 sul Pil e cancelliamo il tetto di spesa per il personale, programmando con le Regioni un grande piano di assunzioni di tutte le figure professionali che mancano per far funzionare come si deve i servizi della sanità pubblica. Se davvero la salute è una priorità per il governo, la destra voti con noi questa legge e discuta con tutti gli attori le riforme necessarie per attuare la Costituzione nel segno dell’equità, dell’appropriatezza delle cure e della solidarietà verso i più fragili”. Lo afferma Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale Pd.
“In un comizio segnato dalla rabbia, dal vittimismo e dall’esaltazione di risultati che gli Italiani stentano a vedere nella realtà, la presidente Meloni non ha potuto evitare questa volta di nominare la sanità, promettendo un provvedimento per tagliare le liste d’attesa. Evidentemente la nostra battaglia e la discussione che abbiamo imposto in Parlamento sulla “Legge Schlein” hanno aperto qualche crepa nel muro di arroganza della destra. Vedremo il prodotto finito anche se la bozza che da giorni circola e le anticipazioni giornalistiche ci autorizzano a prevedere che l’elefante stia per partorire un topolino. Perché si sta continuando ad eludere i due nodi di fondo per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale: le risorse finanziarie e il personale. Serve qualche esempio, presidente Meloni? Come si fa a tenere aperti gli ambulatori per fare una radiografia, una ecografia o una Tac di sabato e domenica se non ci sono i tecnici, i medici, gli infermieri? Come si fa a fare gli interventi urgenti se non ci sono gli anestesisti e le sale operatorie non possono lavorare? E per avere il personale necessario per far funzionare ambulatori, sale operatorie e servizi territoriali servono i fondi, quelli che il governo Meloni non ammette di aver tagliato. Quindi torniamo alla Legge Schlein: mettiamo gli investimenti in sanità tra le priorità del Paese per raggiungere la media europea del 7.5 sul Pil e cancelliamo il tetto di spesa per il personale, programmando con le Regioni un grande piano di assunzioni di tutte le figure professionali che mancano per far funzionare come si deve i servizi della sanità pubblica. Se davvero la salute è una priorità per il governo, la destra voti con noi questa legge e discuta con tutti gli attori le riforme necessarie per attuare la Costituzione nel segno dell’equità, dell’appropriatezza delle cure e della solidarietà verso i più fragili”. Lo afferma Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale Pd.
Roma, 2 giugno 2024