Sciopero, Guerra (Pd): Salvini calpesta diritti costituzionali e fa uso politico della precettazione
“Ancora una volta il ministro Salvini si esibisce nell’uso politico del delicato strumento della precettazione. Colpisce, infatti, l’arroganza delle sue argomentazioni. Da un lato, sbeffeggia la sentenza che ha annullato una sua precedente ordinanza del 12 dicembre scorso relativa al Tpl, quando era stato palese un abuso della precettazione, mentre lui con la solita tracotanza dichiara: “Lo sciopero? Lo sposti. Mi denunceranno anche stavolta? Non mi interessa”. Dall’altro, si ostina a pesare, per evidenti convenienze elettorali, i diritti in relazione ai numeri di chi ne è titolare, affermando che ‘per i diritti di alcuni non puoi bloccare gli altri e un’intera regione che si muove’. Una via estremamente pericolosa, perché porterebbe a impedire l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, in quanto gli utenti che saranno a disagio a causa di uno sciopero saranno ovviamente sempre più numerosi dei lavoratori che scioperano. Siamo evidentemente di fronte a un gravissimo attacco al diritto di sciopero, un diritto che è costituzionalmente garantito”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd.
Roma, 17 maggio 2024
“Ancora una volta il ministro Salvini si esibisce nell’uso politico del delicato strumento della precettazione. Colpisce, infatti, l’arroganza delle sue argomentazioni. Da un lato, sbeffeggia la sentenza che ha annullato una sua precedente ordinanza del 12 dicembre scorso relativa al Tpl, quando era stato palese un abuso della precettazione, mentre lui con la solita tracotanza dichiara: “Lo sciopero? Lo sposti. Mi denunceranno anche stavolta? Non mi interessa”. Dall’altro, si ostina a pesare, per evidenti convenienze elettorali, i diritti in relazione ai numeri di chi ne è titolare, affermando che ‘per i diritti di alcuni non puoi bloccare gli altri e un’intera regione che si muove’. Una via estremamente pericolosa, perché porterebbe a impedire l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, in quanto gli utenti che saranno a disagio a causa di uno sciopero saranno ovviamente sempre più numerosi dei lavoratori che scioperano. Siamo evidentemente di fronte a un gravissimo attacco al diritto di sciopero, un diritto che è costituzionalmente garantito”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Pd.
Roma, 17 maggio 2024