“Chi vuole un futuro più giusto venga in piazza con noi l’11 novembre”.
La segretaria del PD Elly Schlein invita tutti – in una intervista a La Stampa – a Piazza del Popolo a Roma: associazioni, terzo settore, forze politiche, semplici cittadini.
“Per la pace e la giustizia sociale”, da piattaforma programmatica ma anche per protestare contro una manovra “fragile e senza visione”, una proposta di riforma costituzionale della maggioranza “pericolosa e pasticciata”, un governo che “esautora il Parlamento”.
Secondo la leader dem la manovra è “fragile perché fa giochi di prestigio coi numeri, sovrastimando la crescita. Senza visione perché non ha in testa un modello di sviluppo: è un insieme di mance senza un’idea del futuro del Paese“.
Quanto al taglio del cuneo fiscale: “Vale solo per un anno: giusto il tempo di far passare le elezioni europee! Non c’è nulla sui servizi pubblici essenziali come sanità, casa e diritto allo studio. Ci sono tagli agli enti locali. Una cosa avevano fatto giusta e fanno marcia indietro”. L’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia: “Altro che sostegno alla famiglia! Avevano abbassato l’Iva su quei prodotti, ora hanno inspiegabilmente deciso di rialzarla”.
Il governo le risponderebbe: le risorse sono poche, occorre fare delle scelte: “Vero, ma occorre scegliere bene: invece stanno facendo cassa sui poveri. Dopo tanto sbraitare contro la legge Fornero, restringono i requisiti per le pensioni anticipate, in particolare delle donne, e tagliano le pensioni a 700 mila dipendenti pubblici. Se le risorse sono poche vanno usate bene: in ogni nostro emendamento indicheremo anche le coperture”.
“Una priorità – continua – è la sanità pubblica: il governo dice che non sono mai state messe così tante risorse, ma non tiene conto dell’aumento dei costi dato da inflazione e crisi energetica. Le bollette alle stelle le hanno pagate anche gli ospedali. Va sbloccato il tetto alle assunzioni e bisogna destinare risorse alla salute mentale, alla sanità territoriale e ai non autosufficienti”.
La manovra però è blindata: “Non s’è mai vista una manovra da 28 miliardi in cui il Parlamento non possa mettere becco: è una deriva da contrastare. E magari al voto degli emendamenti vedremo sorprese. Non a caso ho offerto ‘asilo politico’ a emendamenti di esponenti della maggioranza che vogliano aggirare il divieto di presentarne”, ha concluso Schlein.