“Avete capito quanta è la gioia e quanto siamo onorati oltre che felici di poter ospitare insieme al Psi il Congresso del Pse. Altri hanno portato in Italia euroscettici, nemici dell’interesse italiano, amici di Putin, nazionalisti di estrema destra. Noi ci stiamo battendo per tirare fuori l’Italia dall’isolamento in cui la sta cacciando Meloni. Abbiamo visto il governo abbassare la testa quando c’era da difendere l’integrazione europea. Su questioni rilevanti il governo è stato succube degli alleati nazionalisti. Da questa parte c’è una famiglia vera, che sta insieme ogni giorno per scelta e non per costrizione, attorno a valori e a battaglie condivise. Nelle differenze, ma sapendo che su nessuna delle sfide su cui ci giochiamo il futuro nessuno stato può farcela da solo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nella conferenza stampa di presentazione del Congresso del Pse che si terrà sabato a Roma.
“Sia chiaro – ha detto ancora la segretaria dem – che il Pse è l’unico argine per fermare l’avanzata della destra e sventare il rischio che un’Europa, che oggi più che mai ha bisogno di giustizia sociale, di lavoro di qualità e di speranza per le persone, si richiuda e guardi all’indietro consegnandosi all’estrema destra”.
“Noi siamo qui per vincere le elezioni europee come Pse. Non c’è da dare alcun esito per scontato, sbaglia chi lo fa. In questi giorni abbiamo dimostrato questo”, ha chiarito Schlein. Poi, rispondendo alle domande dei cronisti su possibili future alleanze del gruppo dei popolari europei, ha aggiunto: “Ci preoccupa la tendenza alla normalizzazione dell’estrema destra. La domanda va rivolta ai popolari: hanno intenzione di tradire la loro tradizione e scivolare verso il richiamo dei nazionalisti? Qualcuno sta aprendo le porte della propria famiglia politica a Orban, a Zemmour, sessista, omofobo, razzista, che non nasconde la simpatia per Putin. Qual è il limite che i popolari vogliono mettere a questa deriva?”.
Sulla partita delle cariche europee all’indomani delle elezion, nettissimo anche il segretario generale del Pse Giacomo Filibeck: “Nessuna possibilità che il Pse entri in una negoziazione con i gruppi Ecr e Identità e democrazia. Non faremo mai parte di un negoziato con loro” . “Tutto il Pse – ha aggiunto – è convinto che la leadership di Schlein possa rappresentare l’alternativa al governo di destra in Europa. Abbiamo bisogno in Europa di un governo diverso”.
Sono “già 1000 iscritti e 500 delegati”: i ‘numeri’ del Congresso li aveva dati, aprendo l’appuntamento con la stampa, il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano.
“Siamo onorati – ha detto Provenzano – di avere qui il PSE per il congresso elettorale, che è quello che sceglierà il candidato per la Commissione europea”, sottolineando che una delegazione del Pse domani mattina “renderà omaggio a Giacomo Matteotti, ucciso per mano fascista”, prima di “una serie di incontri bilaterali che la segretaria terrà con i leader e i capi di governo”.
“Il Pd – ha detto ancora Provenzano – è parte di una grande famiglia e siamo convinti che la battaglia che le forze socialiste e democratiche sono chiamate a combattere in vista delle elezioni europee è la battaglia che stiamo combattendo con la segreteria, con qualche risultato negli ultimi giorni che spero sia di buon auspicio”.