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Schlein: maggioranza a pezzi. La Commissione Ue? Non la sentiamo nostra

La maggioranza è in frantumi. Sono riusciti ad andare sotto due volte nello spazio di una mattinata. L’emendamento della Lega sul taglio del canone Rai è stato bocciato perché Forza Italia ha votato contro, come le opposizioni. E poi c’è stata una ritorsione della Lega contro un emendamento di Forza Italia. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare fra loro e a competere per i sondaggi. In tutto questo non si occupano dei problemi concreti delle persone, a partire dalla sanita’ pubblica, i salari, il costo della vita. La maggioranza traballa costantemente, non riescono piu’ a infilare le loro divisioni sotto il tappeto”. La segretaria dem, Elly Schlein, lo dice in un’intervista al quotidiano Domani.

La premier dice che è stato solo ‘un inciampo’: “Veramente sono stati due, deve aver usato la stessa calcolatrice che ha usato per i fondi sulla sanità – ironizza Schlein- . Ma quello che si è visto in parlamento è solo la punta di un iceberg che nasconde un rapporto sempre più conflittuale fra le forze di maggioranza”. C’è qualcosa al fondo di questa ‘frantumazione’: “Il collante del potere è sempre forte, ma al fondo manca il rapporto con la realtà, con i problemi delle persone. Meloni, dal palco della campagna elettorale in Umbria, raccontava che noi siamo divisi, ma in realtà loro sono più divisi di noi; diceva che noi siamo forti solo nei talk, ma la verità è che lei ormai vede le persone solo dall’alto dei palchi, o dei balconi come ha fatto in Argentina con Milei”, aggiunge la segretaria dem ricordando i temi su cui l’opposizione “sulla manovra ha unito le forze su alcuni emendamenti”.

Schlein mette l’accento anche sulle divisioni della maggioranza in Europa: “Sarebbe interessante sapere se Meloni pensa che Salvini è un anti-italiano. Si sono divisi su quel voto ma è più grave siano divisi sulle questioni del governo, a partire dalla Rai, su cui noi chiediamo da tempo una riforma. Invece hanno scelto la strada di spartirsi delle posizioni e non sono neanche in grado di farlo, tant’è che fanno un Aventino e continuano a disertare la Vigilanza perché non riescono a mettersi d’accordo”. Le opposizioni invece, rileva, “non sono state unite sul Cda ma sono unite nel chiedere la riforma”.

Quanto al voto del Pd a favore della commissione europea guidata da Von der Leyen e sostenuta anche da Ecr, Schlein osserva: “In imbarazzo ci debbono stare quelli che la commissione europea non l’hanno mai votata e oggi la votano perché ci hanno messo un commmissario. Ma il voto dimostra che l’operazione di allargamento a destra tentata dai Popolari di Weber è stata un fallimento perché la commissione ha preso 30 voti in meno di quelli presi da Ursula Von Der Leyen a luglio. Ecr ha già chiarito di non essere in maggioranza, è l’unica cosa su cui siamo d’accordo. Le forze europeiste sono le uniche che possono garantire un futuro all’Ue”.

Questa commissione è spostata a destra e la misureremo su ogni proposta. Faremo sentire tutto il nostro peso per difendere le priorità socialiste e del Pd, a partire dagli investimenti comuni europei, su cui vorrei capire se i nazionalisti di casa nostra andranno a convincere i nostri alleati europei che l’Italia ha necessità di un grande piano industriale europeo e quindi di investimenti comuni. E ci batteremo per la conversione ecologica e il Green deal, per una maggiore integrazione e per la pace. Vigileremo giorno per giorno, non sentiamo questa Commissione come nostra, è giusto che parta ma non faremo dare per scontati i nostri voti“, conclude.

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